La vicenda Centrale del Latte resta in fase di stallo. La firma dell'accordo definitivo era stata ipotizzata entro la scorsa settimana, ma “ancora – conferma Ugo Bonifazi, Presidente dell'Associazione Produttori di Latte - non ci è giunta alcuna convocazione dalla segreteria di Stato al Territorio”. Domani tuttavia la questione approderà in Congresso di Stato: restano infatti solo un paio di nodi da sciogliere e su questi il Governo è chiamato a confrontarsi. Punti che, dal canto loro, gli allevatori ritengono imprescindibili: chiedono ad esempio che l'acquisto della macchina imbottigliatrice, del costo totale di 130mila euro, sia effettuato tramite un acconto iniziale per poi saldare l'intera somma ad installazione avvenuta, e non a fine 2015 come vorrebbe la segreteria di Stato (il macchinario, lo ricordiamo, da due anni giace inutilizzato in un capannone); inoltre, sollevano l'esigenza di prevedere nella convenzione la possibilità di avvalersi in futuro di eventuali contributi aggiuntivi alle agevolazioni già contemplate dall'accordo, come i 500mila euro di investimento da detrarre poi dal canone d'affitto per i primi 15 anni. Contributi che in ogni caso – sottolineano i produttori – spettano per legge a tutte le cooperative agricole. La speranza è che la segreteria di Stato al momento piuttosto irremovibile su queste concessioni, ci ripensi. Ci siamo messi in gioco, abbiamo voglia di fare - aggiunge Bonifazi – ma pare tentino di tutto per farci rinunciare. Comunque chi la dura la vince! – questo, il messaggio finale indirizzato al Territorio.
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