Il Centro di Formazione Professionale propone una nuova offerta formativa strettamente legata alla domanda del territorio. Formazione e riqualificazione – ha detto il Segretario al Lavoro – che ci consentiranno di ripartire appena finita la crisi. Il CFP cresce, non solo negli iscritti, passati in 4 anni da 28 a 57 nel corso base ai 807 del secondo livello, ma con nuove proposte. Dal prossimo anno ci sarà un corso per estetista e parrucchiere richiesto proprio dalle categorie e dalla scuola. Nel settore industria ci sarà un corso sulle energie rinnovabili sia nel biennio di base che successivo. Si sperimenterà anche il modello di alternanza scuola lavoro, cioè la partecipazione a stage aziendali pur proseguendo la formazione. Si apre anche la formazione interculturale. Corsi ricolti a dialogare con la Cina e nell’est: Polonia, Croazia e Serbia. Il CFP proporrà anche un nuovo libretto di certificazione, una sorta di passaporto personale che certificherà tutti i corsi seguiti. Cioè il curriculum formativo, mentre saranno attivate lezioni per il conseguimento della patente europea del computer Ecdl, un attestato internazionale che certifica le competenze informatiche e che ha riconosciuto il centro di formazione professionale quale sede riconosciuta. Un percorso di formazione che si lega strettamente alla crisi. In questo momento le linee di intervento del Governo sugli ammortizzatori – ha detto il Segretario Marcucci – sono strettamente legate alla formazione professionale. Imprese che potranno accedere ai primi solo se avvieranno un percorso di riqualificazione per il personale. Unica chiave per affrontare la crisi.
Giovanna Bartolucci
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