In Italia permane il blocco di ChatGPT, l'assistente virtuale basato sull'intelligenza artificiale, bloccato in Italia il 31 marzo per la raccolta illecita di dati personali dal Garante della Privacy. A San Marino l'IA rimane pienamente funzionante utilizzando il collegamento alla linea wifi in territorio. Permangono delle limitazioni sulla linea dati mobile dato che sul Titano vengono utilizzati diversi operatori italiani. Per aggirare il blocco sulla penisola un italiano all'estero ha invece creato PizzaGPT, "clone" dello strumento di OpenAi che non raccoglie alcun dato dagli utenti, restando così in linea con la normativa.
Ieri si è svolto l'incontro, in video conferenza, tra Garante Privacy e OpenAI in cui Sam Altman, CEO di OpenAI, ha confermato la volontà di collaborare con l'Autorità italiana con l'obiettivo di arrivare ad una positiva soluzione delle criticità rilevate dal Garante riguardo a ChatGPT, pur ribadendo la convinzione di rispettare le norme in tema di protezione dei dati personali. L'Autorità da parte sua ha sottolineato come non vi sia alcuna intenzione di porre un freno allo sviluppo dell'AI e dell'innovazione tecnologica ed ha ribadito l'importanza del rispetto delle norme poste a tutela dei dai personali dei cittadini italiani ed europei. OpenAI si è impegnata a rafforzare la trasparenza nell'uso dei dati personali degli interessati, i meccanismi esistenti per l'esercizio dei diritti e le garanzie per i minori e ad inviare al Garante entro oggi un documento che indichi le misure che rispondano alle richieste dell'Autorità. Il Garante si riserva di valutare le misure proposte dalla società, anche riguardo al provvedimento adottato nei confronti di OpenAI.