Colpo di scena nella vicenda del dissidente cinese Chen Guangcheng. L'uomo è riuscito a chiamare al telefono Washington durante un'udienza del Congresso chiedendo personalmente asilo agli Stati Uniti ai parlamentari presenti spiegando di temere per se e la sua famiglia se fosse costretto a restare in Cina. Una notizia che rischia di mettere ancora di più in difficoltà l'amministrazione Obama per la gestione del caso dopo che Washington aveva sostenuto che Chen, per una settimana ospitato dall'ambasciata a Pechino, si era consegnato alle autorità cinesi di sua spontanea volontà. Ed è di poco fa la notizia l’avvocato dell’attivista è stato rilasciato daslla polizia che lo aveva arrestato ieri sera mentre cercava di incontrare il suo assistito. Il legale ha denunciato di essere stato picchiato.
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