I commissari della legge in materia penale e civile, Roberto Battaglino e Gilberto Felici, o addirittura il magistrato dirigente Valeria Pierfelici. Sono questi i tre nomi possibili destinati a ricevere in eredità il processo Biagioli dal giudice Ceccarini, che ha chiesto ed ottenuto l’astensione dal continuare a presiedere il procedimento.
Altri magistrati hanno problemi di compatibilità: il commissario Vannucci eseguì la rogatoria, il magistrato Buriani l’istruttoria, e oltretutto al momento la sua posizione è ancora congelata, in attesa che sulle sue dimissioni, prima presentate poi ritirate, si esprima il Consiglio Grande e Generale. Il processo, che vede imputati l’ex comandante della gendarmeria Marcello Biagioli e suo figlio Carlo, avvocato, accusati di aver falsificato un foglio di servizio, è iniziato nel settembre 2007 ed ha avuto vita travagliata.
La decisione di affidare il fascicolo spetta al magistrato dirigente, Pierfelici, che al momento è in ferie: tornerà a metà mese. “A questo punto – rileva il Presidente dell’Ordine degli avvocati Manuel Micheloni – chiunque sia designato andrà bene, ci rammarichiamo solo che la decisione del giudice Ceccarini sia avvenuta così in ritardo, visto che ha elencato le stesse motivazioni avanzate dalla nostra collega Gianna Burgagni nella sua istanza di ricusazione”.
Francesca Biliotti
Altri magistrati hanno problemi di compatibilità: il commissario Vannucci eseguì la rogatoria, il magistrato Buriani l’istruttoria, e oltretutto al momento la sua posizione è ancora congelata, in attesa che sulle sue dimissioni, prima presentate poi ritirate, si esprima il Consiglio Grande e Generale. Il processo, che vede imputati l’ex comandante della gendarmeria Marcello Biagioli e suo figlio Carlo, avvocato, accusati di aver falsificato un foglio di servizio, è iniziato nel settembre 2007 ed ha avuto vita travagliata.
La decisione di affidare il fascicolo spetta al magistrato dirigente, Pierfelici, che al momento è in ferie: tornerà a metà mese. “A questo punto – rileva il Presidente dell’Ordine degli avvocati Manuel Micheloni – chiunque sia designato andrà bene, ci rammarichiamo solo che la decisione del giudice Ceccarini sia avvenuta così in ritardo, visto che ha elencato le stesse motivazioni avanzate dalla nostra collega Gianna Burgagni nella sua istanza di ricusazione”.
Francesca Biliotti
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