Cina: chiesta severa punizione per l'attacco a piazza Tiananmen
La stampa cinese chiede oggi una ''severa punizione'' per i responsabili dell'attacco di lunedì scorso su piazza Tiananmen, a Pechino, che ha provocato la morte di cinque persone e decine di feriti. Ieri la polizia ha arrestato cinque esponenti della minoranza etnica degli uighuri, affermando che si tratta di complici dei tre terroristi suicidi - un uomo e due donne - che avrebbero compiuto l'attentato di lunedì. Il Quotidiano del Popolo, giornale del Partito Comunista Cinese, chiede che i colpevoli ''vengano puniti severamente secondo la legge''. Rebiya Kadeer, leader del Congresso Mondiale degli Uighuri, che vive in esilio negli Usa dopo aver trascorso sei anni in prigione, ha messo in guardia contro le possibili ''montature'' da parte delle autorita' di Pechino. ''Le affermazioni dei cinesi non posso semplicemente essere accettate come fatti'', ha affermato in una dichiarazione. Kadeer ritiene che sui fatti di lunedi' scorso a Pechino sia necessaria ''un'indagine internazionale indipendente''.
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