Cina: a processo un dissidente che chiede democrazia
“Xiaobo – ha detto uno dei suoi avvocati – si è proclamato innocente”. Ma potrebbe aver aggravato la sua posizione perché il sistema giudiziario cinese è più severo contro gli imputati che non si dichiarano colpevoli.
La moglie del dissidente, con la voce tremolante per l’emozione e la paura, racconta che anche se verrà condannato, il marito non intende appellarsi. La sentenza è prevista prioprio per il giorno di Natale, quando l’occidente sarà distratto dalle festività e non è un caso secondo l’associazione cinese per i diritti umani.
Xiaobo è un ex professore di letteratura, messo alla berlina dal sistema comunista cinese, dopo il suo sostegno ai manifestanti di Piazza Tienanmen. A 20 anni di distanza non si ancora se i morti furono centinaia o migliaia. Parlarne in Cina è pericoloso. Xiaobo ha già scontato 20 mesi di prigione e tre anni in un campo di rieducazione.
Luca Salvatori