"Discriminatoria, penalizzante, lesiva del principio dell'integrazione". Il Comites punta il dito su alcuni contenuti della proposta di legge sulla cittadinanza avanzata dalla segreteria agli Interni e già presentata in prima lettura. Al Comitato, che rappresenta circa 13mila italiani residenti a San Marino, non va giù in primis che venga imposto di rinunciare alla cittadinanza italiana per ottenere quella sammarinese per naturalizzazione: “Per noi – dice il presidente Diego Renzi – sarebbe come rinnegare un genitore, non riusciamo a scegliere tra l'una e l'altra”. E a proposito del concetto di reciprocità, è bene ricordare che l'Italia non obbliga i sammarinesi a rinunciare alla propria. A ciò si aggiungono – precisa ancora Renzi - i tempi troppo lunghi per ottenere la cittadinanza sammarinese: 25 anni di residenza con la nuova legge. Ma in Europa la tempistica è tra i 5 e i 10 anni, come conferma l'ECRI. Il Comitato sceglie piuttosto la via del compromesso, proponendo 15 anni.
Già chiesto un confronto con la segreteria Interni, che però – commentano con rammarico – ancora non c'è stato. Già terminato invece il giro di opinioni tra i partiti, che per la maggior parte hanno dimostrato disponibilità al dialogo; solo la Dc – riferiscono – si schiera nettamente a favore della rinuncia della cittadinanza italiana, “vista come un atto d'amore per il Titano”. Altra richiesta, quella di poter esercitare il diritto di voto almeno per le Giunte di Castello, considerando che un sammarinese che vive in un comune italiano, dopo sei mesi di residenza, può già votare il proprio candidato sindaco. La speranza dunque è di veder recepite queste esigenze; intanto, se da un lato si chiede, dall'altro si lavora per dare qualcosa a questa comunità: un concorso giornalistico che uscirà a giorni dal titolo "Una terra per vivere", rivolto agli studenti delle scuole superiori (una iniziativa in collaborazione con l'associazione San Marino - Italia, Museo dell'Emigrante, Ambasciata d'Italia e il patrocinio delle segreterie di Stato Cultura e Informazione). Inoltre un corso a San Marino con attestato FIPE/CONI come personal trainer.
Nel video l'intervista a Diego Renzi, Presidente Comites.
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Già chiesto un confronto con la segreteria Interni, che però – commentano con rammarico – ancora non c'è stato. Già terminato invece il giro di opinioni tra i partiti, che per la maggior parte hanno dimostrato disponibilità al dialogo; solo la Dc – riferiscono – si schiera nettamente a favore della rinuncia della cittadinanza italiana, “vista come un atto d'amore per il Titano”. Altra richiesta, quella di poter esercitare il diritto di voto almeno per le Giunte di Castello, considerando che un sammarinese che vive in un comune italiano, dopo sei mesi di residenza, può già votare il proprio candidato sindaco. La speranza dunque è di veder recepite queste esigenze; intanto, se da un lato si chiede, dall'altro si lavora per dare qualcosa a questa comunità: un concorso giornalistico che uscirà a giorni dal titolo "Una terra per vivere", rivolto agli studenti delle scuole superiori (una iniziativa in collaborazione con l'associazione San Marino - Italia, Museo dell'Emigrante, Ambasciata d'Italia e il patrocinio delle segreterie di Stato Cultura e Informazione). Inoltre un corso a San Marino con attestato FIPE/CONI come personal trainer.
Nel video l'intervista a Diego Renzi, Presidente Comites.
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