Cleveland, i racconti dell'orrore: si cercano resti dei feti

Cleveland, i racconti dell'orrore: si cercano resti dei feti.
12.35 - Ariel Castro è stato incriminato per sequestro di persona e violenza sessuale. I suoi due fratelli Pedro e Onil restano fuori da queste accuse. Una delle rapite ha raccontato che durante la prigionia sarebbero uscite all'aperto, in cortile, solo in due occasioni, camuffate con parrucche e occhiali. Una di loro ha avuto una bambina ma forse le gravidanze sono state più di una. Castro inizialmente aveva chiuso le donne nel seminterrato, usando catene e legacci, poi le aveva trasferite al primo piano, in stanze separate.

10.40 - Ariel Castro, il mostro di Cleveland che per dieci anni ha tenuto segregate nella sua abitazione tre minorenni, comparirà oggi in un tribunale dell'Ohio, tre giorni dopo il salvataggio delle sue vittime che ha scioccato il Paese. L'uomo, 52 anni, dovrà rispondere dell'accusa di stupro e di quattro capi di imputazione per sequestro di persona nei confronti di Amanda Berry e della figlia di 6 anni, Jocelyn, nata durante la prigionia, Gina Dejesus e Michelle Knight, tutte e quattro liberate grazie ad un vicino. I due fratelli di Castro, portati via dalla polizia in quanto si trovavano in casa con lui al momento dell'arresto dell'uomo, sono stati giudicati estranei alla vicenda. Ariel Castro, secondo la polizia, ha agito da solo. "Ariel ha tenuto tutto il mondo all'oscuro", ha detto il vicecapo della polizia di Cleveland, Ed Tomba.

6.00 - Casa degli orrori a Cleveland in Ohio: quattro capi di imputazione per sequestro di persona (commesso ai danni delle tre donne detenute per anni e della figlia di una di loro) e tre capi di imputazione per stupro (nei confronti delle sole tre donne) per Ariel Castro, amico di famiglia di una delle ragazze scomparse.
La polizia di Cleveland sta cercando una quarta donna che potrebbe essere stata vittima dell'autista portoricano. Tensione a Cleveland tra i vicini della casa degli orrori e la polizia locale, colpevole a loro dire di non aver mai preso sul serio le segnalazioni che nel corso degli anni sono arrivate dai residenti della strada. Ora la polizia cerca i resti di cinque feti. Secondo gli investigatori le tre ragazze, sono state costrette ad abortire ben cinque volte.
Le tre ragazze, lungo il decennio in cui sono state rinchiuse dal loro carceriere Ariel Castro, videro in tv i loro genitori in occasione delle veglie di preghiera che sono state organizzate in loro ricordo. Lo ha detto alla Cnn una fonte investigativa che ha preso parte agli interrogatori. In questo modo furono sempre consapevoli che le loro famiglie, quella di Amanda e Gina, molto meno quella di Michelle, stavano in pena per loro. Un dettaglio questo, fa notare la fonte, che ciclicamente le gettava in uno stato di profondo sconvolgimento emotivo. Inoltre, è emerso che dopo la fuga di Amanda, le altre due ragazze non la seguirono subito sulla via della liberazione, quasi come bloccate dal panico e vittime di una sorta di lavaggio del cervello. Solo con l'arrivo degli agenti presero coscienza che era finito il loro incubo. Infine, al termine del lavoro di esame della casa, la scientifica del Fbi ha repertato circa 200 elementi probatori utili alle indagini.

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