Clima, divergenze sulla riduzione dell'anidride carbonica
E’ attesa una risposta americana alla forte sollecitazione della Cina che ieri ha richiamato direttamente Barack Obama ad aumentare gli obiettivi di riduzione dell’anidride carbonica. Profonde divergenze separano le delegazioni presenti. L’Europa ha fatto sapere che concederà aiuti immediati, due miliardi di euro per tre anni, ai Paesi in via di sviluppo per fronteggiare i mutamenti climatici ma non tutti i Governi del vecchio continente intendono dare un cospicuo contributo economico. Dalla Polonia e da altre Nazioni europee è arrivato un no deciso anche alla proposta di sostenere l’obiettivo della riduzione delle emissioni dal 20 al 30%. Eppure studi sul clima sostengono che per limitare il riscaldamento climatico a 2 gradi, i Paesi industrializzati dovrebbero ridurre entro il 2020 le loro emissioni di gas che producono effetto serra dal 25 al 40%, in riferimento ai livelli del 1990. Altra situazione calda quella dei Paesi emergenti che di fatto hanno bocciato un piano della presidenza danese che fisserebbe al 2050 diritti di emissione pro-capite doppi per i Paesi sviluppati rispetto a quelli non industrializzati.
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