Il Comandante Vicini striglia l'Aula: "Sviliti dal dibattito"

Un intervento a schiena dritta quello del comandante della Polizia Civile Albina Vicini: ai Capitani Reggenti e ai membri del Consiglio Grande e Generale invia una lettera che striglia l'Aula. Puntando il dito contro un dibattito che ha svilito ed umiliato il lavoro di chi – ci tiene a sottolinearlo il comandante - non è solo il “vigile alla porta del paese”, ma che dal pronto intervento alla repressione dei reati dall'integrità dell'ambiente alle indagini dei più svariati settori economici, ha un impegno delicato e complesso, che prevede super turni per carenza di personale e rischi maggiori a quelli delle proprie competenze.  Alle affermazioni sentite in aula la lettera contrappone tutti gli arresti ed i processi eccellenti, frutto della responsabilità e dalla competenza di chi sì fa parte della Pubblica Amministrazione, ma che sicuramente lavora in condizioni diverse. “Si è parlato – aggiunge- di sciopero e di permessi straordinari. Sono previsti per tutti i lavoratori ed in questo caso autorizzati dopo avere coperto i servizi essenziali”
Sul coordinamento e riforma dei corpi “basterebbe  stabilire gli stessi diritti e doveri, le funzioni e le stesse modalità di carriera oltre alle modalità di coordinamento” taglia corto il Comandante ricordando come la sua stessa figura sia stata per anni delegittimata, senza comunque cedere alla tentazione di intervenire pubblicamente. Ma questa volta lo fa, e chiede all'Aula un aiuto per compiere sempre al meglio il lavoro. “Qualora non fosse possibile – conclude- che almeno non vengano proferite  frasi che intacchino la stima e la fiducia della cittadinanza, così difficilmente guadagnata negli anni”.
   
s.b

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