Comitato Europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani e degradanti in visita a San Marino

L'ultima missione a San Marino del Comitato, che fa capo al Consiglio d'Europa, risale al 2005. L'organismo, dopo aver visitato il carcere, i comandi di Gendarmeria e Polizia Civile, il servizio neuropsichiatrico dell'Ospedale, la casa di riposo Iss e “Villa Oasi”, elaborò una serie di raccomandazioni (http://www.cpt.coe.int/documents/smr/2008-09-inf-ita.pdf) e ora verranno a verificare se sono state attuate.
La prima richiesta del rapporto è una modifica del codice di procedura penale affinchè ogni persona fermata dalle forze dell'ordine sia tradotta dinnanzi ad un giudice prima della sua eventuale detenzione provvisoria. Ai detenuti deve essere inoltre garantita la possibilità di avvertire immediatamente un parente o una persona di fiducia e consegnata una scheda che illustri i loro diritti. Il Comitato invitava inoltre alla ristrutturazione del carcere, impegno che le autorità sammarinesi avevano preso fin dal 1992. Sollecitata una legge specifica sulla detenzione dei minori ma anche un quadro giuridico in materia di trattamento sanitario obbligatorio e il registro che documenti il ricorso a mezzi di contenzione fisica, nelle case di riposo.

Luca Salvatori

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