Comitato Legge IVG scrive a Rtv. Il dg Romeo risponde
Signor Direttore,
le scriviamo con franchezza per esprimerle tutta la nostra indignazione per il modo con cui a nostro avviso RTV si è schierata nel dibattito interno sulla nostra legge. Speravamo che il suo ruolo di responsabile di un servizio pubblico le imponesse pluralismo ed equidistanza. L’avere pubblicato l’articolo apparso su “La Verità” come contributo al dibattito interno, quando avete sistematicamente ignorato gli interventi di giornali nazionali ed internazionali (l’Espresso, il Fatto Quotidiano, Lettera Donna, Vice, il Kim…) che invece hanno sostenuto la nostra proposta di legge, non vi fa onore, riteniamo vi ponga proprio nella pletora dei laici devoti che hanno reso a lungo tempo arretrato il nostro Paese. Dopo il rilievo che avete dato alle panzane terroristiche sull’associazione tra aborto volontario e tumori e altre gravi patologie non crediamo più né alla svista né allo scivolone in buona fede. RTV ha palesemente dimostrato di non essere più organo di informazione equilibrata, ma di parteggiare. Noi siamo di parte, ma noi abbiamo il diritto di esserlo, lei no, perché RTV è per tutti/e.
Il Comitato promotore della legge che lei avversa nelle persone di Vanessa Muratori, Karen Pruccoli e Daniela Giannoni.
Gentilissime Signore,
Vi ringrazio per la vostra nuova mail. Ovviamente non sono d'accordo con quanto voi scrivete, anche se mi rendo conto come l'interruzione di gravidanza, le unioni civili, l'eutanasia o la pena di morte - che è ancora una tragica realtà in tante parti del mondo, nel silenzio di molti - tutti quei temi insomma che toccano la vita e la coscienza stessa di ognuno di noi, siano sentiti da ciascuno con particolare sensibilità.
Quello che posso assicurarvi è che da parte della Radiotelevisione di Stato non vi è nessuna preclusione o posizione pregiudiziale. Molti esperti di media ci riconoscono peraltro la qualità e la correttezza della nostra informazione e vi confesso che anche io, nonostante i molti limiti che ancora abbiamo, sono convinto che tutti i colleghi della redazione facciano un ottimo lavoro. Nel merito e per la cronaca, solo negli ultimi sei mesi abbiamo avuto in video e sul web il 21 agosto la posizione della Presidente Montemaggi che rispondeva a Don Mangiarotti; il 14 agosto il quadro del dibattito sulla legge in cui venivano riportate le posizioni di tutti; il 27 luglio abbiamo ripreso il comunicato del Comitato promotore sul dibattito in aula; il 7 giugno abbiamo riportato le posizioni contrapposte in Consiglio; il 26 maggio riportavamo una vostra lettera in cui ci accusavate di non censurare un evento pubblico del tutto legittimo, senza però che ci fosse stato un vostro controevento, che avremmo con certezza documentato (https://www.sanmarinortv.sm/news/attualita-c4/comitato-legge-ivg-scrive-a-rtv-risponde-il-dg-romeo-a171918); il 21 maggio abbiamo riferito dell'appoggio della Commissione Pari Opportunità al Pdl sulla interruzione volontaria di gravidanza; il 22 marzo operatore e giornalista erano con voi a Palazzo per seguire il deposito del progetto di legge in segreteria istituzionale. La nostra troupe era sul Pianello con voi anche già il 24 settembre, in occasione del vostro presidio per sollecitare la politica a legiferare in materia; solo per citare qualche esempio fra i più recenti. Ricorderei, infine, anche una puntata di Carte Scoperte, il 25 aprile, dedicata alla proposta di legge che ha visto protagonista la stessa professoressa Muratori, in un faccia a faccia con Marina Corsi. Non c'è stato, in sintesi, un vostro comunicato che non sia stato riportato. Forse non sarà molto, ma non è neppure poco nell'ambito di una redazione che si occupa ogni giorno di notizie legate a San Marino, all'Italia e al contesto internazionale, come è giusto che sia. Sarei lieto comunque di conoscere quale manifestazione del Comitato non sia stata documentata dalla Rtv. Credo nessuna, ed è evidente che non può essere la Radiotelevisione di Stato a organizzare manifestazioni a favore o contro una proposta di legge. Voi ci chiedete di non dare spazio agli altri, mentre forse il problema è che la vostra controparte realizza più iniziative di voi.
Per quanto invece concerne l'Espresso, è vero che la notizia ci è sfuggita. E' stata una semplice svista di cui mi scuso personalmente con tutti i lettori e con il settimanale, all'interno del quale peraltro ho moltissimi amici. Sono cose che non devono capitare e che capitano purtroppo in tutte le redazioni. Ma ripeto, invece di immaginare un improbabile complotto clericale, forse sarebbe meglio controbattere sul loro terreno e non prendersela come sempre - buttando il pallone in tribuna, come direbbero i colleghi sportivi - con i media.
Per quanto concerne invece l'articolo de "La Verità" cui fate riferimento, abbiamo evidenziato quella che per noi è una notizia e cioè la segnalazione di un magistrato legata al fatto che nella proposta di legge non è prevista alcuna obiezione di coscienza per i medici, il che è un limite. Certo poi è che se qualche medico obiettore finisse per essere curiosamente un po' meno obiettore nelle cliniche private europee - caso non remotissimo almeno in Italia, credetemi - andrebbe denunciato penalmente e pesantemente sanzionato. Ciò non toglie però che, anche per un laico di antica e provata fede, l'assenza della possibilità di obiezione di coscienza è anche, quanto meno, una notizia e quindi elemento di riflessione per un giornalista. Su questo, vi confesso, ci aspettavamo risposte - obiezione di coscienza fuori legge? - e non critiche per avere dato una notizia, cosa di per sé abbastanza singolare se si srotolano le bandiere libertarie.
Ognuno ha le proprie idee in merito ai grandi temi civili e, non a caso, nei Parlamenti di tutto il mondo democratico è previsto il voto di coscienza, simbolo stesso dell'autonomia del parlamentare. Questo è vero anche nelle redazioni, dove ogni giornalista ha le sue convinzioni, ma che, soprattutto nel servizio pubblico, se si è realmente dei professionisti, non incidono nel proprio lavoro.
Per inciso, a proposito di Parlamenti e visto che siamo in argomento, anche la presenza del voto segreto in Aula credo personalmente sia un elemento di estremo valore nella dialettica politica, ma questo è un altro discorso.
Concluderei, se me lo consentite, nel modo stesso con cui ho concluso ogni volta che Don Mangiarotti mi e ci ha accusato - spesso, anche se sempre con rispetto - esattamente dell'atteggiamento opposto a quello che voi ci contestate, cioè che spero, ma non sono assolutamente sicuro, di avervi convinte. Posso solo confermarle che come è sempre accaduto, il vostro Comitato continuerà ad avere la nostra massima attenzione, così come garantiamo e garantiremo la stessa cosa alla vostra controparte. Scontenteremo sicuramente entrambi, ma vorrà dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro. E ancora, un consiglio. Forse aiuterebbe di più, invece di immaginare comodi complotti, segnalare alla redazione - come fanno molte associazioni e comitati - eventuali articoli usciti e che possono esserci sfuggiti. Saremo poi noi a valutare se ci sono notizie o meno. Lo fanno tutti, credetemi. Potete farlo anche voi e sicuramente sarebbe un aiuto concreto se si vogliono portare avanti le proprie idee, invece di praticare un vittimismo politico francamente fuori luogo.
Cordialmente,
cr
Ps. Tanto per la cronaca e per quel che vale, così però la piantiamo con le ombre: il sottoscritto, se votasse a San Marino in merito a un ipotetico referendum sulla depenalizzazione dell'aborto voterebbe come sempre ha fatto in Italia, cioè Sì. Così come sono personalmente favorevole al Pdl in questione, opportunamente emendato. Per trasparenza e nel caso interessi, non ho problemi a dirlo. In questo contesto considero quindi la vostra mail anche una sorta di complimento per la mia e la nostra professionalità.