Comitato promotore: "Chiarimenti sul quesito: chiediamo verità e rispetto delle posizioni"
Validate dai Garanti le 3000 firme raccolte, ora si attende il Decreto Reggenziale per la data della consultazione. UDS commenta il Pdl depositato da Rete
Nel pomeriggio, la conferma della validazione da parte del Collegio Garante delle firme raccolte. Ora si attende il Decreto Reggenziale che fissi la data della consultazione referendaria.
Nel frattempo il Comitato promotore del referendum per la depenalizzazione dell'aborto, composto da aderenti dell'Unione Donne Sammarinesi, sgombra il campo da eventuali difetti di interpretazione sul quesito. La prima parte del testo afferma l'autodeterminazione della donna in ambito riproduttivo; la seconda è relativa all'interruzione volontaria della gravidanza, anche dopo le 12 settimane, senza dare limiti temporali ma indicando due casi limite: se vi sia pericolo di vita per la donna oppure vi siano anomalie del feto che comportino rischio per la salute fisica o psicologica della gestante.
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“Dire che con il nostro quesito si possa abortire liberamente anche al nono mese, e comunque nel caso si tratterebbe di parto, presuppone malafede e una accusa di mancanza di rispetto per il nascituro che respingiamo. Siamo semmai per una maternità tutelata a 360 gradi, - aggiungono – nel pieno rispetto delle scelte individuali, e soprattutto contro la criminalizzazione della donna”. “Le accuse rivolte dal Comitato contrario – osserva Gloria Giardi - ci hanno scioccato e indignato. Chiediamo verità e rispetto delle posizioni”. Elena D'Amelio bacchetta i media: “La libertà di espressione è sacrosanta – dice - ma vanno contestualizzate le opinioni che qualcuno può esprimere per evitare la diffusione di fake news”.
Se il quesito verrà approvato dal corpo elettorale aprendo di fatto la strada ad una legge dettagliata per regolamentare un tema così complesso, “finalmente conosceremo meglio anche il fenomeno, che a San Marino c'è sempre stato” - ricorda Valentina Rossi. Ad oggi nessuna stima precisa ma orientativamente “il tasso di abortività sul Titano – riferiscono - potrebbe essere di gran lunga inferiore a quello italiano, già di per sé basso, attestandosi nel 2019 al 6,5%” (per un raffronto: tasso europeo al 17%, tasso medio mondiale al 39%).
UDS in mattinata è intervenuta anche sul Pdl di Rete in materia di aborto: “Non esprimiamo né contrarietà, né condivisione, ma solo preoccupazione che anche stavolta non si riesca a celebrare il referendum a causa delle fibrillazioni politiche”. Perplessità – fa sapere Rosa Zafferani - soprattutto “per i tempi e le modalità di presentazione. Rete – spiega – ci ha chiesto un incontro circa a metà maggio, a raccolta firme già in corso, e in quell'occasione è stata illustrata la bozza in maniera sommaria, senza alcuna osservazione di tipo tecnico. Pdl che tra l'altro recepisce in sostanza il nostro progetto di legge e questo ci ha ulteriormente spiazzato”.
Nel video l'intervista a Karen Pruccoli, Comitato promotore referendum depenalizzazione aborto
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