Commissione esteri: bocciato l'odg sulle testate online
Sul caso ingerenze politiche denunciate dai giornalisti di RTV l'impegno a convocare il CDR a riferire in commissione.
Convocazione lampo della commissione esteri che boccia con 9 voti contrari, 3 favorevoli e 1 astenuto l'ordine del giorno presentato da Domani Motus Liberi e Repubblica Futura per impegnare il Congresso di Stato a dare esecuzione a quanto previsto dalla legge sull'informazione riguardo le testate giornalistiche on-line.
Al centro del dibattito i blog online che scrivono ricorsivamente di San Marino. Per Fabio Righi, Domani Motus Liberi: “Siamo in una situazione aberrante in cui, in modo abusivo, viene svolta un'attività con cui si mina la dignità delle persone e delle forze politiche”. Il Segretario di Stato Federico Pedini Amati ricorda che i blog online non rientrano nelle testate giornalistiche come stabilito da una sentenza del commissario Vico Valentini. Non nasconde però il problema e le carenze dell'attuale legge sull'informazione: “Quello che è strano è che si attacchi in questo caso GiornaleSM con cinque interpellanze, c'è un accanimento al di là degli articoli che sono scritti lì dentro”. Antonella Mularoni, Repubblica Futura, sostiene che alcuni blog vengono trattati in un certo modo, mentre altri non si possono assolutamente perseguire. Matteo Rossi, Psd, concorda sulle lacune da colmare della legge sull'informazione, mentre Matteo Zeppa, Rete, ritiene che sui blog non possa essere fatto un peso e una misura per ogni situazione.
Riguardo le ingerenze politiche denunciate dai giornalisti di Rtv, espresso dalla commissione parere favorevole alla convocazione del comitato di redazione: "Da questo punto di vista - afferma Pedini Amati - da più parti è stato chiesto di fare chiarezza perché parlava di pressioni bipartisan, ingerenze bipartisan della politica verso i giornalisti, in particolare verso i giornalisti di RTV e quindi si è sollevato unanimemente la richiesta di fare chiarezza su questo punto perché la politica non si sente, almeno in questa legislatura, di aver fatto alcuna pressione. Io auspico e spero, senza alcuna polemica che si faccia chiarezza indipendentemente a chi sia rivolta la critica o l'ingerenza. Non mi aspetto che tutto finisca in una bolla di sapone, altrimenti diventa un altro problema".
Nel servizio l'intervista a Federico Pedini Amati (Segretario di Stato Informazione)
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