Anche se nel 2009 nei paesi dell’Europa meridionale le precipitazioni sono state più intense rispetto agli anni precedenti, non sarà possibile arrestare l’eccessivo sfruttamento delle risorse idriche notoriamente limitate. Serve più impegno da parte degli stati per misure di efficienza e risparmio idrico. Come l’introduzione di dispositivi domestici per un maggiore risparmio, riducendo il consumo idrico dei prodotti connessi al consumo di energia come rubinetti, docce e vasche. Accorciando i tempi per lavarsi, tutti interventi che potrebbero ridurre i consumi fino al 30%. La Repubblica di San Marino, in vista di un anno non siccitoso, ha in programma una campagna di sensibilizzazione diretta alle generazioni future: “Andremo nelle scuole e nei centri estivi perché l’attenzione al risparmio di questo bene resti alta – dice il direttore dell’ AASS Emanuele Valli – nella speranza che i comportamenti di salvaguardia dell’acqua diventino consueti più che dettati dalle emergenze”. Una campagna più massiccia rischia di diventare controproducente, anche se per Valli l’unico dato certo è che si capirà se scatta l’emergenza solo a estate inoltrata.
Giovanna Bartolucci
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