LAVORO

Commissione finanze: parte l'esame del pdl sulla riforma dell'occupazione

“Da avvio legislatura – afferma il Segretario Teodoro Lonfernini – abbiamo ritenuto di dover lavorare a una forma di semplificazione di tutte le norme del mercato del lavoro". Acceso il dibattito su bilancio in comma comunicazioni

Clima acceso in commissione finanze. Ad aprire i lavori la presentazioni dell'ordine del giorno dell’opposizione che chiede di chiamare in audizione i vertici di Banca Centrale e l'amministratore unico della società di gestione ex BNS. “Non è possibile – afferma Nicola Renzi, Repubblica Futura – che come politica continuiamo a farci carico di azioni compiute altrove. Gli ex correntisti CIS meritano risposte”.

Sul tema risponde Michela Pelliccioni di Domani Motus Liberi: “Tema condivisibile dal lato umano però occorre analizzarlo anche sul lato politico e spostare il dibattito su ciò che si può fare perché quello che è accaduto non si ripeta”. Si parla poi di bilancio con Eva Guidi che chiede di semplificarne la lettura. Renzi fa notare che sull'assestamento la maggioranza ha dato due versioni diverse del bilancio dello stato: da un lato evidenziando un attivo di 5 milioni, dall'altro un disavanzo di 76. Risponde Emanuele Santi di Rete che conferma il deficit di 76 milioni invitando a riflessioni. Giovanni Maria Zonzini parla del caro-carburanti e di transizione ecologica sollecitando di rendere più efficienti i mezzi di trasporto pubblici.

Si apre quindi il comma sulla riforma dell'occupazione: “Da avvio legislatura – afferma il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini – abbiamo ritenuto di dover lavorare a una forma di semplificazione di tutte le norme del mercato del lavoro e buona parte del testo di questo PDL si orienta proprio su questo aspetto”.

Secca la replica di Rossano Fabbri di Mis: “Se questa è la premessa devo dire che il lavoro è davvero deludente perché questa norma non semplifica veramente niente”. “Sugli articoli dove c'era volontà di cambiare qualcosa tipo la solidarietà familiare, il lavoro prestato da amministratori e pensionati – aggiunge Matteo Ciacci - si è intervenuto in modo dettagliato, sul resto il nulla”.

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