Compleanno Rtv: intervista al Dg Romeo su Repubblica.sm, una occasione per riflettere
Parte dall'anniversario celebrato la mattina con la Reggenza "che ha dato un senso al lavoro di questi anni" confessa Carlo Romeo a Olga Mattioli: "Non è facile fare questo mestiere se non ci si sente parte integrante di un tessuto sociale". Poi la festa della famiglia Rtv, passata e presente. Quando gli si chiede del suo contributo all' emittente di stato, Romeo indica la rotta intrapresa, "mettere insieme una serie di professionalità già esistenti e farle diventare gruppo. Difendere ciò che facciamo e correggerlo quando sbagliamo. Valorizzare le professionalità più esperte e formare quelle nuove".
Una Tv che dopo un quarto di secolo può avere un suo ruolo nel panorama mediatico internazionale. I tempi sono cambiati, ma anche il pubblico è cresciuto, "più competente" e attento anche ai temi internazionali. In quest' ottica il Dg spiega la nuova corrispondenza da Dubai, geopoliticamente e finanziariamente centrale anche per il Titano.
Allarga poi lo sguardo a tutta l'informazione sammarinese, "prigioniera di una tradizione prestigiosa ma pericolosa se non dichiarata: quella dei fogli di parte". Hanno tutti il diritto di esistere - spiega - purchè non travestiti e rispettando le regole 'basic' della professione.
Sollecitato dalla giornalista, Romeo guarda al futuro, ai nuovi media, "del web mi terrorizza la dipendenza soprattutto fra i più giovani".
Conclude con un pilastro: la libertà di stampa, che "si salvaguarda da parte dei media rispettando il proprio mestiere, la propria testata e soprattutto il proprio pubblico", conclude il Direttore Generale di Rtv. Rispetto che deve arrivare dalle istituzioni e da un pubblico sempre alla ricerca della corretta informazione: "quella che parla al cervello non alla pancia".