Il computer entra a scuola. Partirà infatti a settembre un periodo sperimentale, della durata di due anni accademici, che prevede l’introduzione delle tecnologie informatiche ad ogni livello scolastico. A partire dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria superiore, i ragazzi saranno chiamati ad apprendere nozioni sull’uso del personal computer, ovviamente in misura proporzionale. Per i primi livelli saranno le nozioni basilari, magari legate al gioco, poi, via via, fino alla possibilità di riflettere sugli elementi di programmazione, simulando la programmazione procedurale, entrando cioè nel cosiddetto hardware dei calcolatori, senza limitarsi al software. L’annuncio lo ha dato il Segretario di Stato alla Pubblica Istruzione, Rosa Zafferani, ricordando i percorsi già messi in atto nella scuola sammarinese. Esperienza sporadiche - ha precisato - legate spesso alla sensibilità dei singoli insegnati, oggi la materia arriva in forma sistematica nei programmi scolastici. Non sarà però una materia specifica, ma uno strumento in più a disposizione dei ragazzi. Ogni insegnante, titolare di qualunque disciplina, dovrà utilizzare insieme ai ragazzi questi strumenti tecnologici oramai di largo uso e procedere gradualmente ad un accrescimento delle competenze degli studenti. Previsti anche per i docenti corsi di formazione. Per l’occasione sarà istituito anche un Comitato Scientifico, con il compito di coordinare la sperimentazione e verificare la sua applicazione. A comporlo saranno il Dirigente del Dipartimento della Formazione, un rappresentante della Segreteria di Stato alla Pubblica Istruzione, due dirigenti scolastici e un docente per ogni ordine di scuola
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