Dalla sera del 3 ottobre fino alla sera del 4 ottobre, il popolo ebraico si ferma per la festività di Yom Kippur, importante ricorrenza religiosa che celebra il “Giorno dell'espiazione”.
E' una delle feste più importanti, dedicata all’espiazione e al perdono dei peccati, al digiuno e alla preghiera. Nel calendario arriva subito dopo il capodanno ebraico, ed è un importante simbolo per l'intera comunità in tutto il mondo. E' un toccante momento di riunione, nel quale tutti possono incontrarsi per riflettere su quanto fatto.
E' di questi giorni l'annuncio del sindaco di Roma, che ha promesso entro il 2015 la posa della prima pietra del museo della Shoah a Villa Torlonia, per il 70° anniversario della liberazione degli ebrei dai campi di sterminio, e subito la disponibilità di un luogo della memoria evocativo, come Casina dei Vallati, in piazza 16 ottobre 1943, il luogo dove furono accolti gli ebrei per la deportazione. “La presenza a Roma della comunità ebraica più antica d'Europa – aveva detto il primo cittadino in occasione del capodanno di fine settembre – è una ricchezza per la nostra città, e l'auspicio è che lo scambio proficuo sino ad oggi vissuto ci porti a nuovi e fecondi traguardi”.
Francesca Biliotti
Nel video intervista a Alberto Vivanti
E' una delle feste più importanti, dedicata all’espiazione e al perdono dei peccati, al digiuno e alla preghiera. Nel calendario arriva subito dopo il capodanno ebraico, ed è un importante simbolo per l'intera comunità in tutto il mondo. E' un toccante momento di riunione, nel quale tutti possono incontrarsi per riflettere su quanto fatto.
E' di questi giorni l'annuncio del sindaco di Roma, che ha promesso entro il 2015 la posa della prima pietra del museo della Shoah a Villa Torlonia, per il 70° anniversario della liberazione degli ebrei dai campi di sterminio, e subito la disponibilità di un luogo della memoria evocativo, come Casina dei Vallati, in piazza 16 ottobre 1943, il luogo dove furono accolti gli ebrei per la deportazione. “La presenza a Roma della comunità ebraica più antica d'Europa – aveva detto il primo cittadino in occasione del capodanno di fine settembre – è una ricchezza per la nostra città, e l'auspicio è che lo scambio proficuo sino ad oggi vissuto ci porti a nuovi e fecondi traguardi”.
Francesca Biliotti
Nel video intervista a Alberto Vivanti
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