La Comunità di Sant'Egidio presenta la Guida dei poveri per sapere dove mangiare, dormire e lavarsi
Nella capitale si calcola siano almeno 7.500 le persone che vivono in strada o in alloggi di fortuna. All'aperto dormono almeno in 3.000, altri 2.000 si riparano in edifici abbandonati o insediamenti abusivi. 2.500 quelli che trovano riparo notturno provvisorio, tra questi 1.500 anche in parrocchie o associazioni di volontariato, come si vede anche in pieno centro, in piazza Santi Apostoli. Come si finisce in strada? Secondo Marco Impagliazzo, presidente della Comunità, chi vive solo, come gli anziani o gli adulti con bambini, che perdono il lavoro, è a rischio.
Roma, dice, soffre di un grande problema, quello dell'isolamento e della solitudine.
Sergio ha vissuto per anni in strada, ma nemmeno lui sa spiegarsi perché. Indica un grande problema, spesso sottovalutato: l'alcolismo.
La Comunità mette a disposizione una guida per sapere dove mangiare, lavarsi e dormire, scritta dai volontari insieme agli stessi senza tetto che indicano i posti migliori.
In attesa del grande pranzo di Natale nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, cui si può contribuire al numero 45568, la Comunità lancia un nuovo appello al Comune affinché crei una cabina di regia e dia risposta alle migliaia di famiglie in attesa di alloggio che potrebbero usufruire delle 250mila case sfitte, oltre al patrimonio pubblico.
Francesca Biliotti
Nel video le interviste a Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio; Sergio Calvello, ex senzatetto