Concorso Renata Tebaldi: Fondazione e Giuria in udienza dai Capitani Reggenti
La Fondazione intitolata alla regina della lirica e la giuria del concorso si sono rivolti alla Reggenza con la voce del cuore, guidati dall’emozione del momento.
A presentarli ai Capi di Stato il Segretario Andreoli che ha ricordato quanto sia stato difficile il compito della giuria, dato l’alto livello dei partecipanti. E ha sottolineato il valore del concorso, testimoniato dai numeri e dalle partecipazioni illustri; una iniziativa che da’ notorietà al nostro paese e ne arricchisce l’immagine.
Poi è stato il turno del presidente della Fondazione parlare della Tebaldi. Niksa Simetovic l’ha ricordata da amico, con immutato affetto. Era una donna eccezionale, unica- ha detto. “Amiamo e ammiriamo Renata Tebaldi – ha ribadito Teresa Berganza - ed è un onore, per me, fare parte delle giuria”. “E’ stata un’artista che ha saputo amare il mondo con grande nobilità d’animo”.
I Capitani Reggenti hanno usato le parole di Riccardo Muti per omaggiare il celebre soprano. “Il particolare legame d’affetto che unisce il nostro paese alla figura e alla sua memoria- hanno detto- ha fatto sì che aldilà delle straordinarie sue doti artistiche, rimanessero ben vive nella memoria e nei sentimenti di molti sammarinesi la stima per una persona ricca di calore umano e di grande comunicatività”
A margine del concorso, si è svolta una tavola rotonda in memoria di Beniamino Gigli. In ricordo del grande tenore- di cui ricorre il cinquantenario dalla morte- sono intervenuti critici musicali fra i più noti. Hanno parlato della sua arte, della sua travolgente passione. Alla riflessione su Gigli e sulla vocalità italiana è stato affiancato anche uno speciale omaggio a Luciano Pavarotti, l’epigono ideale di Gigli, per popolarità e splendore timbrico.