Conferenza sullo stato di salute dei lavoratori e malattie da lavoro - 2012
Il Segretario Mussoni ritiene lo studio e l’analisi statistica epidemiologico uno degli elementi fondamentali per la pianificazione e la programmazione delle scelte sanitarie. A tal proposito i dati contenuti nel rapporto annuale riportano la fotografia storica ed attuale sulle malattie professionali, quale elemento fondamentale di prospettiva e valido strumento per la pianificazione futura degli interventi di prevenzione sui luoghi di lavoro in Repubblica.
Nel 2012 sono state presentate 54 richieste di riconoscimento di pensione privilegiata per malattia professionale. Con l’aggiunta dei nuovi casi, il totale delle pensioni privilegiate indennizzate per malattia professionale, raggiunge la quota di 191 unità con un costo economico per l’ISS pari a oltre 794.795,00 euro/anno.
Se a questa già significativa somma, si aggiungono i costi della mancata sicurezza relativa agli infortuni sul lavoro, il costo totale che l’Istituto per la Sicurezza Sociale ha rimborsato nel 2012, per indennizzare i lavoratori che hanno subito un danno di salute a causa del lavoro, è pari a 2.603.532,00 euro.
Il Segretario Mussoni segnala che pur continuando ad essere questo esborso particolarmente alto, rispetto al 2011 c’è stato un risparmio di circa 100.000,00 euro.
Lo studio presentato dall’Esperta Tecnico Sanitario – dr.ssa Patrizia Dragani partendo dall’analisi complessiva del mondo del lavoro:
numero totale delle aziende attive nel 2012: 5.307 (301 aziende in meno rispetto al 2011);
il numero totale dei lavoratori dipendenti e indipendenti -al 31 dicembre 2012-, 20.935 unità (di cui 16.539 nel settore privato e 3.959 nella P.A.), con una diminuzione di occupazione pari a meno 437 unità lavorative rispetto al 2011. Circa il 60,8% dei lavoratori è di “sesso maschile “rispetto al 39,2% dei lavoratori di “sesso femminile”.
Le malattie professionali maggiormente riconosciute sono quelle muscolo-tendinee, le neuropatie da compressione e le osteo-artropatie che con 64% rappresentano le patologie più frequenti e in costante aumento.
Il settore dell’edilizia è quello maggiormente interessato da queste patologie in particolare a carico degli operatori edili (muratore, escavatorista, piastrellista). L’apparato muscolo scheletrico (movimentazione manuale dei carichi, sforzo fisico, movimenti ripetitivi) è anche risultato la maggior causa di inidoneità alla mansione specifica.
Il Segretario Mussoni riconosce l’importanza di continuare l’enorme lavoro effettuato dal Dr. Riccardo Guerra (U.O.S. Medicina del Lavoro) per il controllo periodico sui lavoratori esposti o ex esposti alle fibre di amianto, ed in particolare alla necessità di ampliare l’attuale registro degli esposti. Inoltre promuove maggiori iniziative di prevenzione contro questa “minaccia” che ha portato al decesso di alcuni lavoratori sammarinesi negli ultimi anni, che ha attribuito all’amianto il triste primato di essere la prima causa di decesso sui luoghi di lavoro in Repubblica.
In conclusione il segretario Mussoni si impegna a sviluppare la massima attenzione e sensibilità sui temi della sicurezza sul lavoro e di aggiornare il quadro legislativo con proposte che sempre più possono garantire la tutela della salute del lavoratore.
Ufficio Stampa
Segreteria di Stato
Sanità e Sicurezza Sociale