Il decreto sulla trasparenza dei prezzi alla pompa non soddisfa i gestori dei distributori di benzina, che confermano lo sciopero. Braccia incrociate dalle 19 del 24 gennaio alle 7 del 27 gennaio. A meno che non si trovi un accordo con il Governo: sale l'attesa dunque per l'incontro al Ministero delle Imprese, al via a breve, con le associazioni di categoria. “Se non si riparte dal decreto non cambiamo idea”, afferma Bruno Bearzi, presidente della Federazione che tutela i gestori degli impianti di carburante. Ciò che non piace della nuova norma sono le multe fino a seimila euro per i benzinai che non espongono un cartello con il prezzo medio del carburante, elaborato dal Ministero dell'Ambiente. E l'Antitrust fa già scattare le ispezioni nelle sedi di diverse compagnie tra cui Eni, Esso e Tamoil, dopo aver ricevuto il dossier della Guardia di finanza sulle infrazioni accertate in oltre mille stazioni di servizio. “All'opinione pubblica viene rimandato che non siamo corretti ed è un messaggio che non ci piace – attacca Bearzi –. Le sanzioni, poi sono sproporzionate e inutili. La soluzione è nelle mani di un negoziato specifico che non può partire se non in condizioni di assoluta serietà e competenza sui problemi di un settore che – conclude – attendono risposte da troppo tempo".