Connubio culinario Francia–San Marino
Una cucina stellare… a dire il vero stellata per mano di chef di locali segnalati dalla Guida Michelin su ambo i fronti: gemellaggio sammarinese – lyonnais per via dei famosi piatti di Sartini della Taverna e De Bernardo del Grand Hotel a quattro fino a otto mani per la presenza di chef della capitale del Rodano - Alpi: Tissot e Rivoiron insieme a Isabelle (Du Bouchon des filles) e siamo a 12 mani… o 16?
Aperitivi del bistrot francese variante lionese con i bianchi e i rosé transalpini del sud. Protagonisti i salumi in tutte le salse: morbidi, rossi e speziati, accostati anche ai vini del Consorzio Vini Tipici.
Cena “prestige” in sei portate con entrée e secondi piatti: astici su brodetti, patate al tartufo e formaggi di fossa, passatelli in sfoglia di bietola (detta bieta) insieme a triglie e parmigiano al balsamico. Agnello, scalogno e carciofo, in tortino di sedano rapa.
Non diciamo di più essendo la cucina maestria (e magia) di combinazioni, scelta di sapori su profumi, nonché colori in amalgama, preziosi e unici, al palato l’ardua sentenza al dessert e pasticceria la sorpresa… VIVE (santé) LA FRANCE à SAINT - MARIN.
L’iniziativa dovuta al console sammarinese a Grenoble, Eliane Rastelli, ideata in Francia (Lyon e Pays Beaujolais) è il naturale scambio dopo l’esposizione sammarinese d’Oltralpe comprendente creazioni, tessuti, velluti e gioielli.
Nel servizio l'intervista Eliane Rastelli, Console di San Marino a Grenoble
Fz