Logo San Marino RTV

Consulta Socio-sanitaria: il punto sul “Progetto anziani”

11 apr 2025

La vita e le esigenze della terza età sono al centro dell'ultima riunione della Consulta socio-sanitaria, a cui è stato invitato Pierluigi Arcangeli, direttore del Dipartimento territoriale e socio-sanitario, oltre che direttore della Uoc Medicina Territoriale. Circa un anno e mezzo fa era stato illustrato il “Progetto anziani” e ora si fa il punto.

Diverse le iniziative che hanno già preso avvio – riporta Gabriele Raschi, coordinatore della Consulta -, a partire dal Pua, Punto unico di accesso: un centralino a cui risponde un assistente sociale per tutte le necessità legate alla gestione e cura dell'anziano. Dall'accesso a badanti o casa di riposo, oltre a semplici informazioni utili. Il paziente con disabilità o Alzheimer viene preso subito in carico, anche prima dell'eventuale ingresso in strutture.

C'è poi il Piano assistenziale individuale, che prevede anche l'assistenza infermieristica domiciliare e cure palliative. L'aspettativa di vita a San Marino è di 85 anni, mentre in Italia poco più di 82. Un dato che dimostra una migliore qualità della vita, anche prima della terza età.

Sul tavolo anche il Ccsa, anello di congiunzione tra territorio e ospedale: prende in carico pazienti che non possono rimanere in ospedale ma a cui non basta l'assistenza a casa. Successo per l'iniziativa Caffè Alzheimer, dove i professionisti incontrano gli anziani con demenze e supportano le famiglie.

Tema badanti: circa 500 quelle ufficiali in territorio, da monitorare e controllare sotto il punto di vista sanitario. Una risorsa perché permettono all'anziano di rimanere in casa il più possibile.

Rimarcata la necessità di un cohousing: “Realizzarlo è una priorità – sostiene Raschi -. Per farsi compagnia e agevolare gli interventi socio-assistenziali. Risponderebbe al bisogno di una popolazione che invecchia e alla carenza di posti nelle case di riposo”.

La riunione della Consulta si conclude sul tema della medicina pro-attiva che si cerca di incentivare: viene chiesto ai medici di fare una lista di persone fragili e fragilissime, per poi programmare una visita a domicilio anche se non hanno chiamato.





Riproduzione riservata ©