Continua l'emergenza idrica: i consumi dovranno calare del 30%
Regole, sottolinea il Presidente del Consorzio Stefano Raggi, che andrebbero seguite sempre, non solo in situazioni di crisi, perché l’acqua è il bene più prezioso. Albergatori e ristoratori insieme quindi per evitare il rischio razionamento idrico, in piena stagione turistica. Il direttore dell’azienda di stato per i servizi Emanuele Valli lo aveva anticipato al Coordinamento per la Protezione civile: “se perdura questa situazione siamo garantiti dal Marecchia solo per altri dieci giorni”. E’ necessario che i consumi diminuiscano di almeno il 30%.
E’ infatti il fiume a garantire il 65% dell’approvvigionamento idrico della Repubblica, il 18% arriva da Ridracoli e il 14% dall’Hera. Dunque la nostra principale risorsa idrica, il Marecchia, è ormai all’asciutto ed è per noi tecnicamente impossibile prelevare più acqua da Ridracoli o dall’Hera per la portata delle reti. Se non interverrà la pioggia ad alzare il livello del fiume e le previsioni del tempo ci dicono che è impossibile, San Marino dovrà pensare a un piano di razionamento. Ma se tutti faranno la loro parte, è la valutazione dei tecnici, la situazione di emergenza è gestibile. Altrimenti i rubinetti verranno chiusi.