Continua la raccolta firme per la "settimana corta" a scuola
La richiesta era stata presentata con un’istanza d’Arengo recentemente discussa, il cui non accoglimento era stato però fatto seguire dall’approvazione di un ordine del giorno della maggioranza che impegnava il Governo a riconsiderare la questione entro il 30 giugno.
La cosiddetta “settimana corta”, oltre a consentire ai ragazzi una pausa settimanale più adeguata per il recupero delle energie, favorirebbe una migliore gestione del tempo nell’ambito del contesto sociale e famigliare.
"Siamo consapevoli dei necessari interventi di ordine organizzativo che l’adozione del nuovo modello andrebbe a comportare, ma auspichiamo che la Segreteria si renda disponibile a tentare di sciogliere i nodi relativi alla logistica. Riteniamo infatti che la scuola, nell'assolvere al proprio compito formativo, svolga anche un importante servizio alla comunità, e che le esigenze dei ragazzi e delle loro famiglie meritino lo sforzo di ricercare delle soluzioni, certamente possibili, come dimostrano esempi molto vicini a noi."
La "settimana corta" è un sistema che è stato adottato in alcuni plessi scolastici del riminese e sta progressivamente prendendo piede in Italia. I risultati nelle scuole italiane sembrano essere buoni, con gradimento da parte di alunni, famiglie e insegnanti, secondo i quali la formula individuata permette di bilanciare meglio il tempo dello studio e quello del tempo libero e del riposo, senza inficiare la qualità dell'offerta didattica.
Il comitato fa sapere che la raccolta firme, che va avanti a pieno ritmo, "conta già centinaia di firme" e proseguirà fino al 10 maggio.
E’ possibile attualmente firmare presso i seguenti esercizi: Cartolibreria Andromaca (Fiorina); StreetBar (Faetano); Insolito Posto e Bar del Castello (Serravalle); Bar Cacao, Pasticceria Fancy, Fioreria Fior di Loto, Toelettatura Grease (Domagnano); Bar Crema Café (Parco Ausa); Bio Vejen (Dogana Bassa); Gelateria Porta Romana (Dogana e Borgo); Bar Guaita, Club Republic (Città); Estetica Osè (Borgo Maggiore), negozio Alimentari (Falciano).
I moduli per raccogliere le firme sono scaricabili anche dalla pagina FB dell’Associazione Pro Bimbi Rep. San Marino, che sostiene l’iniziativa, e nei gruppi FB “Mamme San Marino” e “San Marino risponde”.