Controlli alimentari: la legge non contempla l'obbligo di accertamenti presso sagre e feste di paese
Da nord a sud, sono le occasioni conviviali più partecipate, specialemente nelle serate di agosto: quasi 3 italiani su 4 in vacanza, il 74%, partecipano a sagre e feste di paese allettati, in tempi di magra, da cibi gustosi ad un buon prezzo. A San Marino con la bella stagione si organizzano per lo più feste di partito oppure le classiche feste dei Castelli dove gli stand gastronomici non mancano mai. Ma sul fronte della sicurezza alimentare chi vigila? Prendendo spunto dal nostro servizio sugli accertamenti igienico-sanitari eseguiti da servizio veterinario e polizia civile in supermercati, bar e ristoranti del territorio, un cittadino ci ha contattati per segnalare invece la totale mancanza di controlli e autorizzazione sanitaria proprio alle feste di paese. Il che corrisponde al vero: la conferma arriva direttamente dal Dipartimento Prevenzione dell'ISS, e non certamente per negligenza degli operatori preposti ad eventuali sopralluoghi, bensì per una lacuna legislativa. La legge di riferimento sulla somministrazione di alimenti e bevande nei pubblici servizi, la n° 85 del 1992 e successive modifiche e integrazioni, compreso il “pacchetto igiene” emanato nel 2011, non entrano nel merito di questo aspetto, “il problema non è mai stato affrontato in maniera organica”. Un vuoto sicuramente da colmare. Intanto, per quanto rari, possono sempre verificarsi casi di intossicazione alimentare in certi contesti. Quindi, come ci si tutela? A garanzia loro e dei consumatori, gli organizzatori di feste e sagre ricorrono di solito a coperture assicurative che includano tali rischi.
Silvia Pelliccioni
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