Vivere serenamente, crescere nell’affetto della propria famiglia, è diritto fondamentale di ogni bambino. Diritto prioritario anche di fronte al grande desiderio di alcune coppie di avere figli. Ecco perché l’adozione dev’essere considerata una sorta di extrema ratio, cui ricorrere solo in caso di fallimento dei tradizionali strumenti d’intervento sociale in favore del bimbo e della propria famiglia naturale. Deve insomma radicarsi una sorta di etica dell’adozione, evitando distorsioni di qualsiasi sorta. Ben vengano, dunque, momenti di confronto – per aspiranti genitori, organismi giudiziari ed operatori sociali - quali il Convegno organizzato dall’Associazione famiglie adottive ed affidatarie sammarinese, dedicato ai temi dell’abbandono e dell’adozione. Presente all’incontro, tra gli altri, – quale ospite d’onore – Melita Cavallo: presidente della Commissione per l’adozione internazionale presso la Presidenza del Consiglio italiana. L’abbandono di bimbi, nei paesi del terzo mondo, è stato uno degli argomenti trattati nel convegno. L’adozione – è stato detto – non deve essere determinata esclusivamente da cause quali miseria e povertà; occorre intervenire in loco con misure a sostegno delle famiglie in difficoltà.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy