Convegno sul segreto bancario
Quest’ ultimo membro della commissione preposta del Ministero dell’Economia e Finanze.
E’ la mafia protagonista dell’intervento del procuratore onorario che traccia il quadro di un sistema che registra una svolta: la criminalità organizzata, che negli ultimi 20 anni è uscita dalla scena per infiltrarsi nel sistema economico, nelle imprese rendendole illegali. Contemporaneamente gestisce con l’usura e l’estorsione un fiume di denaro. Vigna lo quantifica in 150 miliardi di euro l’anno.
Si crea una concorrenza sleale per le imprese legali, costrette ad autocensurarsi, e incapaci di sottostare alle regole imposte dalla mafia. Per tornare alla legalità occorre aiutare l’economia sana con ostacoli al traffico di denaro sporco.
Questo attraverso le leggi. Vigna definisce buona la nostra, che si dota di validi strumenti per certi aspetti persino più severa di altre, ma che va applicata.
Apprezza il fatto che la legislazione sammarinese definisca con precisione l’antiriciclaggio, così come il finanziamento al terrorismo quale delitto a sé. Sottolinea la tutela dei diritti di chi si vede i beni confiscati, con il ricorso giurisdizionale. Giudizio positivo anche da Fisicaro: “la partita si giocherà con Banca centrale quando emanerà le direttive di applicazione della legge” dice, richiamando la necessità di regole chiare.
Il Moneyval ha dato indicazioni specifiche che San Marino ha seguito, ora dovrà valutare i decreti attuativi.
L’esperto di diritto internazionale punta il dito anche sul denaro transfrontaliero: “sarà necessario mettere mano al regolamento dell’ Unione Europea. San Marino, in base all’accordo valutario del ’91, è paese comunitario. Dunque, sul piano valutario, non ha nessun obbligo di segnalazione”.