Coronavirus a San Marino: 21 casi nuovi, nessun decesso
Segretario Ciavatta aggiorna sull'approvvigionamento dei materiali: "ognuno sta pensando per sè"
Nessun deceduto oggi sul Titano, ma sono arrivati gli esiti dei tamponi attesi ieri che portano il dott. Rinaldi a segnalare 21 nuovi casi oggi a San Marino. 183 quelli totali, dei quali 65 ricoverati (12 in terapia intensiva e 53 in isolamento) mentre sono 118 i pazienti in isolamento domiciliare. Sette le dimissioni avvenute ieri che portano il totale dei dimessi a 67. Restano 4 i guariti.
Le quarantene attive sono 377 (353 di persone vicine ai malati, 19 sanitari e 5 delle forze dell'ordine) 528 quelle terminate. 440 i tamponi effettuati, 19 in attesa.
L'andamento dei pazienti gestiti in ospedale sta vivendo un punto di equilibrio, sottolinea Rinaldi: sono tra i 12/13 quelli gestiti dalla terapia intensiva, una cinquantina quelli in degenza ordinaria. Questo non significa – ha ribadito – che la struttura ospedaliera non si stia comunque attivando per accogliere più pazienti, ma è anche vero che sta funzionando bene il sistema integrato tra ospedale e territorio per la gestione dei pazienti. Sia in terapia intensiva che in degenza ordinaria abbiamo ancora un margine di posti letto. Non ci sono dunque criticità.
Dovrebbero arrivare domani tutti materiali per intraprendere la strada dell'indipendenza sul fronte della diagnosi.
Ad una domanda sulla situazione al Colore del Grano il dottor Rinaldi ha dichiarato di aver sentito lunedì gli operatori sul posto e lo hanno rassicurato sulle condizioni dei pazienti.
Il Segretario alla Sanità Ciavatta ha aggiornato sull'aspetto dell'approvvigionamento dei materiali. Ciavatta ha parlato di un ordine di mascherine da 2 milioni di euro che sono state requisite in Svizzera, che, dopo aver risarcito San Marino, si è tenuta la merce. Non solo mascherine, ma anche altre attrezzature sanitarie sono in questo momento ferme in giro per il mondo.
Il problema - spiega il Segretario - nasce dalle ordinanze che ogni paese sta emettendo per far fronte all'emergenza che danno ai commissari straordinari anche il potere di requisire le merci necessarie. "Ogni paese sta pensando per sé" – ha sottolineato Ciavatta.
Noi siamo attivi a livello diplomatico - ribadisce il Segretario Ciavatta - dovremmo firmare proprio in questi giorno un accordo con il Ministero della Sanità. San Marino, non avendo un aeroporto per boeing o cargo deve necessariamente appoggiarsi all'Italia, ma in quasi tutto il mondo non partono più aerei verso l'Italia. E se li facciamo atterrare in altri paesi poi ci requisiscono i materiali - ha concluso.
La dottoressa Stefanelli, in chiusura, ha sottolineato come tutto l'ospedale stia lavorando e abbia trasformato la straordinarietà in ordinarietà rimodulandosi ogni giorno grazie all'aiuto di tutti coloro che vi operano.
Una nota dal Segretario Ciavatta sulla ricorrenza del 25 marzo. "La bandiere appese da ognuno fuori dalla propria abitazione sono quello che ci ricorda di restare uniti in questa situazione: siamo un paese che anche questa volta ce la farà in maniera autonoma e indipendente, che verrà riconosciuto per quello che sta facendo. Festeggiamo con l'orgoglio de essere parte di un Paese che non è secondo a nessuno."
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