COVID-19

Coronavirus: altri 2 decessi in Repubblica; 7 nuove positività. Ma erano ben 64 i tamponi di cui si è avuto l'esito

Dall'analisi dei dati emerge un cauto ottimismo. In conferenza stampa il Direttore dell'Authority Sanitaria ha parlato anche di 6 nuove guarigioni, mentre diminuisce il carico per la struttura ospedaliera

La mesta conta delle vittime, purtroppo, prosegue. Avevano 69 ed 82 anni, le persone che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore. Ai familiari, parenti ed amici, le condoglianze del Direttore dell'Authority Sanitaria e di tutto il Gruppo di Coordinamento, anche a nome del Congresso di Stato. Al momento sono 32, in totale, i decessi. E si contano anche 7 nuove positività; da ricondurre, tuttavia – è stato precisato da Gabriele Rinaldi -, ai ben 64 tamponi di cui si è avuto il risultato. E se a ciò si aggiungono anche le 6 nuove guarigioni, di cui è stata data notizia in conferenza stampa, si può allora guardare alla situazione con un cauto ottimismo; anche perché, nel frattempo, diminuisce il carico per la struttura ospedaliera. Il numero dei ricoverati scende a 47 – dai 51 di ieri -; e solo in 13 si trovano al momento in terapia intensiva. Il periodo della crescita esponenziale sembra insomma terminato; ci si troverebbe ora in una fase di stabilizzazione. Se si continua con questi numeri, ha detto Rinaldi, si può parlare dell'inizio di una discesa. Salgono a 93, intanto, le dimissioni a domicilio per migliorate condizioni cliniche. 767, invece, le quarantene terminate; 426 quelle attive. Tutto ciò mentre si è in attesa dell'esito di 27 tamponi. Da Rinaldi anche una riflessione sul tasso di mortalità, correlata all'infezione, che si sta registrando in Repubblica. Una delle cause potrebbe essere l'elevata età media della popolazione; ma ad aggravare il percorso clinico vi è anche la presenza di altre patologie – ad esempio di carattere cardiovascolare - nello stesso soggetto. A San Marino – ha ricordato il Direttore dell'Authority – il decesso di un paziente positivo al covid, a prescindere dalla compresenza di altre malattie, viene attribuito al coronavirus. “Non credo – ha aggiunto - che tutti i Paesi si stiano comportando allo stesso modo”.

Nel servizio l'intervista Skype a Gabriele Rinaldi – Direttore Authority Sanitaria

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