Coronavirus: in vigore le misure più restrittive

Fermi bar, ristoranti, trasporti pubblici e cantieri. Uffici pubblici solo essenziali

Il Governo introduce disposizioni più restrittive: dalla sospensione di tutte le attività commerciali al dettaglio, a eccezione di alimentari e farmacie, così come le attività edili e cantieristiche. Chiuse anche le strutture ricettive e i servizi di ristorazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, piadinerie, rosticcerie, self service e similari, così come la vendita da asporto. 
L’attività di consegna a domicilio da parte delle attività di vendita di generi alimentari nonché dei servizi di ristorazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, piadinerie, rosticcerie, self service, sarà consentita solo dopo apposito regolamento emesso dall’ISS in concerto con la Protezione Civile. 

Viene sospeso il servizio mensa, ad esclusione di quello sito presso l’Ospedale di Stato riservato al personale l’ISS. Nel nuovo decreto vengono fermate le attività inerenti i servizi alla persona, parrucchieri, estetiste, barbieri, tatuatori, e similari, ad esclusione dei servizi di pompe funebri, anche se resta il divieto di celebrare finerali. Le sole urgenze sono consentite per le attività sanitarie di medici, come dentisti, odontoiatri o veterinari; così come le attività di fisioterapia, massaggi, ambulatori: supportate da prescrizione medica.

Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Niete prestazioni artigianali e di servizi prestati a domicilio, mentre restano garantiti i servizi bancari, finanziari e assicurativi con i necessari presidi sanitari. Sono garantite le attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi, ad esclusione del rapporto diretto con utenti privati.

Per la durata del decreto, 6 fino aprile viene sospeso il servizio di trasporto pubblico, tranne quello erogato sulla base di Accordi Internazionali. 

Chi non segue le disposizioni rischia la sospensione della licenza di esercizio per giorni 30 e una sanzione pecuniaria amministrativa di 2.000 euro.

Introdotta la Cassa integrazione guadagni, e alle aziende richiesto di ridurre le 50% la presenza di lavoratori al loro interno. Sospese nel privato tutte le attività che prevedono un rapporto con il pubblico. 

Nel settore pubblico restano aperti i soli Uffici della Pubblica amministrazione essenziali. Per gli altri una riduzione delle attività. Previsti periodi di assenza e per le ore non lavorate  un trattamento retributivo ridotto: del 30% per la prima settimana, del 45% per la seconda e del 60% per la terza. 

I dipendenti pubblici potranno optare per periodi di congedo ordinario fino a 5 giorni lavorativi. Il Congresso di Stato si taglia  lo stipendio del 30%. Analoga decurtazione anche per i Magistrati. 

Prorogate tutte le scadenze relative al pagamento di imposte, tasse contributi, utenze. Sospese anche le rette dei servizi educativi della prima infanzia. 

E' emergenza anche per il bilancio dello Stato, con il  Congresso impegnato a reperire risorse, che potrà rivedere i trasferimenti agli Enti pubblici. 

Nel servizio il Segretario alle Finanze Marco Gatti

ECCO LE ATTIVITA' AUTORIZZATE










File allegati

  • Le disposizioni del decreto legge
  • Errata corrige decreto
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