La Corte Suprema di Nuova Delhi ha autorizzato la partenza della petroliera Enrica Lexie, la nave italiana a bordo della quale svolgevano attività di vigilanza Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò della marina militare italiana detenuti in India dal 15 febbraio scorso con l'accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati. Tra le condizioni poste, capitano e compagnia devono assicurare la disponibilità della nave in caso sia richiesto dalle indagini, o inchiesta a carico dei due marò.
La decisione della giustizia indiana sembra essere un altro passo distensivo nei confronti dell'Italia e lascia ben sperare per la sorte dei due detenuti. Roma nei giorni scorsi ha presentato infatti un ricorso 2 in merito all'incostituzionalità della prigionia dei due marò in quanto violerebbe il principio dell'immunità sovrana e gli articoli 14 e 21 della Costituzione indiana, essendo l'incidente avvenuto in acque internazionali e, dunque, la giurisdizione sul caso appartiene all'Italia.
La decisione della giustizia indiana sembra essere un altro passo distensivo nei confronti dell'Italia e lascia ben sperare per la sorte dei due detenuti. Roma nei giorni scorsi ha presentato infatti un ricorso 2 in merito all'incostituzionalità della prigionia dei due marò in quanto violerebbe il principio dell'immunità sovrana e gli articoli 14 e 21 della Costituzione indiana, essendo l'incidente avvenuto in acque internazionali e, dunque, la giurisdizione sul caso appartiene all'Italia.
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