In conferenza stampa l'ISS aggiorna sulle procedure Covid e aggiorna sulla campagna vaccinale.
Il dottor Pierluigi Arcangeli, responsabile gruppo Covid territoriale, aggiorna sulla nuova procedura che verrà seguita per gestire i pazienti positivi. "È cambiata la forma in cui si presenta il virus, - annuncia - cambiamo anche noi, cerchiamo di adeguarci, tenendo sempre sotto controllo i punti di riferimento". Per garantire la sicurezza del paziente sarà costitutito un circuito virtuoso fra Covid Team e medicina generale. Sottolinea l'importanza di gestire, accanto ai pazienti più "forti", i soggetti immunodepressi, che vanno seguiti in territorio uno a uno. La comunicazione della positività vanno comunicate in tempo reale, senza aspettare giorni per attivare le tutele necessarie. Altro punto fondamentale è la corretta e completa informazione che deve arrivare al paziente positivo.
Sottolinea poi l'importanza di razionalizzare e monitorare le risorse a disposizione, che non sono infinite. "Dobbiamo fare in modo che l'ospedale viva, sopravviva - spiega - e recuperi il lavoro degli anni precedenti, senza lasciare soli i pazienti positivi". Rimane fondamentale il ruolo della Centrale Operativa Interterritoriale che indirizzerà i pazienti da oggi in poi prevalentemente al medico di base nel caso di sintomatologia lieve. Di fronte a situazioni di sintomatologia importante ci sarà uno scambio di risorse fra covid team e la medicina generale, che lavoreranno in sintonia anche nel caso sia necessaria una visita domiciliare.
Il paziente con i sintomi positivi può interfacciarsi ai numeri utili per comunicare i suoi sintomi e prenotare il tampone. Nel caso sia positiva una persona a rischio alto il contatto con il covid team avviene in giornata perché le sue esigenze sono diverse e superiori rispetto alla popolazione normale.
Da alcuni giorni sono cambiati i tempi di isolamento, come in Italia l'isolamento routinario è di 5 giorni, con uscita dalla malattia con un tampone negativo. Se il tampone è ancora positivo dopo 5 giorni ci sono due possibilità: l'uscita 9 giorni dopo, al quattordicesimo giorno senza tampone. C'è altrimenti la possibilità di uscire dall'isolamento prenotando un tampone entro il quattordicesimo giorno, se risulta poi negativo.
La figura sanitaria della quarantena è stata eliminata, ma ricorda l'importanza di lavare le mani, arieggiare le stanze, usare strumenti di cucina monouso, isolare il lavaggio del bucato e utilizzare la mascherina. "Non si vogliono far sentire i pazienti in prigione, ma solo seguiti" specifica. La dottoressa Ivonne Zoffoli specifica che la positività dei pazienti verrà scritta sul fascicolo sanitario elettronico, telefonicamente se non l'hanno attivato.
Il dottor Agostino Ceccarini, direttore delle cure primarie, evidenzia il nuovo ruolo dei medici di base, contattabili attraverso la C.O.T., che riprende in carico la gestione dei pazienti in questa fase in cui il virus appare meno aggressivo. Con sintomi importanti sarà il medico a decidere se mettersi in contatto con il team covid per una diversa gestione. Evidenzia che per i pazienti immunodepressi ci sarà una gestione con un occhio di riguardo, anche giornaliera.
Per quanto riguarda la gestione dei pazienti in fasce orarie fuori dagli orari lavorativi o nel weekend la guardia medica avrà l'onore e l'onere di far partire l'iter procedurale necessario per monitorare il contagio e non rimandare l'inizio dell'isolamento. L'inserimento del tampone del fascicolo sanitario sarà gestito in questo caso da personale medico e infermieristico, per garantire le tempistiche esatte dell'isolamento. Nel caso sia necessario un certificato di malattia si potrà inviare un'email al covid team con l'esito del tampone per riceverlo.
Arcangeli evidenzia che, per quanto riguarda i bambini, il punto di riferimento rimane la pediatria, che continuerà ad occuparsi anche della gestione clinica. Un tampone positivo e un tampone negativo mettono a disposizione anche un certificato da guarigione sul fascicolo sanitario elettronico, ancora molto richiesto da alcune strutture lavorative.
Da febbraio 2021, evidenzia Ivonne Zoffoli, è stato vaccinato l'82% della popolazione dai 5 anni in su con due dosi, il 60% ha fatto la terza dose. Con la seconda dose booster, altamente raccomandata agli anziani, sono state vaccinate 498 persone. "È stata molto bassa la richiesta di quarte dosi" constata. Annuncia che la vaccinazione anticovid delle dosi booster sarà effettuata in concomitanza dei vaccini antinfluenzali.
"I risultati ottenuti con le vaccinazioni sono straordinari, - spiega il dottor Massimo Arlotti consulente infettivologo ed ex commissario straordinario della pandemia, - l'obiettivo iniziale era ottenere una immunità di gregge nella popolazione per ridurre la circolazione del virus e arrivare all'estinzione". "Non è stato possibile - riferisce - per la capacità di mutare del virus e per via della perdita di efficacia dell'immunità sia dei vaccini che della fine malattia".
"I vaccini - aggiunge - hanno avuto e avranno nel futuro il ruolo di proteggere dalla diffusione della malattia". Spiega che la loro efficacia ha permesso di prevenire l'evoluzione grave della malattia. L'impatto nelle strutture sanitarie dell'ultima ondata è stato minore per via della ridotta efficacia del virus raggiunta grazie alle vaccinazioni. "Le ultime varianti non sono meno aggressive, - specifica - sono meno efficaci perché la maggior parte della popolazione si è immunizzata". Le autorità sanitarie europee consigliano per i nuovi vaccini, ambivalenti e trivalenti più efficaci contro le varianti, la vaccinazione in alcune fasce di persone, soprattutto chi ha maggiore possibilità di avere danni gravi dal virus.
Una nuova vaccinazione anticovid è consigliata soprattutto agli over 60 se le condizioni di salute non sono ottimali, fondamentali da chi ha più di 65 anni, così come per i soggetti a rischio, gli ospiti e il personale delle RSA e le donne in gravidanza. Si tratta di dosi booster che possono essere utilizzare dopo la seconda o terza dose. I vaccini di nuova introduzione sono molto più efficaci contro le nuove varianti.
"L'epidemia sta avendo probabilmente il suo minimo storico, - dichiara - il Direttore OMS ha detto che non c'è mai stato un punto così basso". I casi sono probabilmente sottostimati dato che c'è anche chi non fa i tamponi, ma rimane il dato che "la mortalità è fortemente ridotta", quindi "gli sforzi fatti sono serviti".
Sulla vaccinazione antinfluenzale, specifica che l'influenza è già comparsa quest'anno con il virus H2N3. "È probabile che l'influenza dia maggiori problemi che in passato", dato che dopo due anni di covid la circolazione dell'influenza è stata più bassa e si è formata una massa critica di persone che possono essere contagiate. All'estero l'influenza è stata un problema consistente. Consiglia quindi di abbinare la vaccinazione anticovid per i soggetti a rischio con la antinfluenzale.
La campagna vaccinale partirà quando giungerà l'approvvigionamento dei vaccini a San Marino. L'ISS comunicherà tempi e luoghi appena saranno a disposizione nel centro farmaceutico.