Crac Parmalat, Asdico CDLS: "Il rischio è che la sentenza contro Tanzi abbia solo valore simbolico"
Nessuno sconto di pena per Calisto Tanzi. La Corte di Appello di Milano ha confermato la pena a 10 anni di reclusione inflitta all’ex patron della Parmalat, che ora dovrà anche risarcire ai circa 32mila piccoli risparmiatori truffati, la bellezza di 100 milioni di euro a titolo di provvisionale, cifra che era stata loro negata nel primo grado di giudizio. Finalmente soddisfatto il popolo dei bond holders: la sentenza crea un importante precedente, ma - va detto - sarà difficile ottenere veramente quei soldi. Di questo avviso anche l’Asdico che segue dagli inizi una quindicina di risparmiatori sammarinesi coinvolti nel crac del gruppo di Collecchio. “Innanzitutto – sottolinea il Segretario dell’assoconsumatori CDLS, Gianluigi Giardinieri - prendiamo atto con soddisfazione dell’accertata responsabilità penale non solo di Tanzi ma pure dell’ex presidente di Parmalat Venezuela, Bonici e del consigliere indipendente del gruppo, Silingardi. Ora si deve attendere l’apertura del processo civile di risarcimento, ma – fa notare Giardinieri – le proprietà di famiglia sulle quali rivalersi sembrano non esserci. Tanzi risulta nullatenente e non esistono nemmeno prove del famoso “tesoretto” nascosto di cui tanto si parla. Al momento – raccomanda Giardinieri ai risparmiatori – si consiglia quindi di mantenere un canale diretto con la banca dove sono stati acquistati i titoli e informarsi dell’eventuale messa in atto di azioni di risarcimento contro Parmalat. Si sa, soprattutto in questi casi l’unione fa la forza”.
Silvia Pelliccioni
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