Crack Swissair: condannata la Cassa di Risparmio di San Marino
Nei primi mesi del 2001 – è stata l’accusa – avevano creduto di acquistare titoli tipici del Credit Swiss mentre in realtà si trattava di uno strumento finanziario ben più complesso e totalmente differente. “In realtà – spiega uno dei loro avvocati, Paride Bugi – il titolo non era disponibile per i clienti ordinari ma riservato a investitori istituzionali. Inoltre aveva dei tagli minimi che invece sono stati frazionati”.
Il legale della Cassa di Risparmio Gian Nicola Berti, anticipa che l’istituto di credito farà sicuramente appello perché i risparmiatori erano in realtà speculatori ben consapevoli del rischio del titolo, ma che in ragione del rendimento preferirono comunque acquistarlo.
La Cassa di Risparmio ha già fatto causa alla Swissair per la mancata trasparenza dell’operato degli amministratori. Il presidente dell’Asdico Augusto Gatti sottolinea il grande valore delle sentenze ma anche il rammarico per i tentativi, tutti falliti – dice – “non per nostra volontà”, di avviare un tavolo di confronto con i vertici della Banca, per arrivare ad un accordo stragiudiziale.
"Chiusura totale – conclude Gatti – anche da parte dei governi che si sono succeduti in questi anni e del Consiglio Grande e Generale che, bocciando l’istanza d’Arengo promossa dall’Asdico nell’ottobre 2006, ha dimostrato di non ritenere meritorie di attenzione le istanze di tantissimi cittadini".
Il 21 luglio scorso è partita una segnalazione cumulativa di 27 risparmiatori coinvolti nel crack Swissair indirizzata alla Divisione Vigilanza della Banca Centrale. Si chiede di far luce su quanto accaduto dal 2001 ad oggi e soprattutto se sono state puntualmente rispettate tutte le leggi a tutela dei risparmiatori.