Crisi Coree, Pyongyang accusa USA: "Washington in parte responsabile"
Cresce la tensione fra le due Coree dopo che Seul ha annunciato di voler rinforzare, dopo il bombardamento da parte di Pyongyang, la propria difesa in cinque delle sue isole nel mar Giallo vicine al confine. Domenica inizieranno esercitazioni militari con gli Stati Uniti. La Corea del Nord a sua volta avverte di essere pronta a nuovi attacchi se provocata. E ha rifiutato la proposta di un incontro da parte del Comando ONU a guida USA che vigila sul rispetto dell'armistizio siglato nel 1953. Pyongyang va oltre e accusa gli Stati Uniti di essere in parte responsabile di quanto sta accadendo, dato che ha unilateralmente tracciato una linea illegale di demarcazione tra i due paesi trasformando la zona in una polveriera. Intanto la Cina ha rinviato la visita del ministro degli esteri a Seul, e in un confronto con la Russia si è detta contraria a provocazioni militari, sottolineando di essersi sempre impegnata a mantenere la pace e la stabilità nella penisola coreana. "La comunità internazionale - ha esortato Pechino - dovrebbe fare più sforzi per abbassare le tensioni".
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