Cristiani e musulmani, insieme, in un lungo corteo nel centro di Rimini. Per il sesto anno la città romagnola rinnova, nel primo giorno dell'anno, la Marcia della Pace. Per la prima volta tutti insieme: diocesi e associazioni. Al centro il tema della non violenza, come stile di vita praticabile per ognuno di noi.
Preghiere, palloncini, fiaccole e canzoni, uniti nella condivisione e nella convivenza. A piccoli passi, verso un traguardo che guarda oltre scenari attuali difficili da analizzare e comprendere, verso un obiettivo che si può raggiungere, purché insieme.
“La non violenza non è un atteggiamento passivo, uno starsene in pace, ma è intraprendere strade nuove“. Ha detto il il Vescovo, mons. Francesco Lambiasi, anche lui in corteo per le vie della città. La pace come atteggiamento quotidiano, feriale, che deve pervadere ogni gesto.
Nel video l'intervista ad Elisa Marchioni, Ufficio Pastorale diocesano e Mario Galasso, della Fondazione Missio Rimini
Preghiere, palloncini, fiaccole e canzoni, uniti nella condivisione e nella convivenza. A piccoli passi, verso un traguardo che guarda oltre scenari attuali difficili da analizzare e comprendere, verso un obiettivo che si può raggiungere, purché insieme.
“La non violenza non è un atteggiamento passivo, uno starsene in pace, ma è intraprendere strade nuove“. Ha detto il il Vescovo, mons. Francesco Lambiasi, anche lui in corteo per le vie della città. La pace come atteggiamento quotidiano, feriale, che deve pervadere ogni gesto.
Nel video l'intervista ad Elisa Marchioni, Ufficio Pastorale diocesano e Mario Galasso, della Fondazione Missio Rimini
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