La Procura di Rimini ha chiesto la confisca di un crocifisso ligneo custodito in una cassetta di sicurezza a San Marino e attribuito, seppur in maniera controversa, a Michelangelo Buonarroti. Domani è prevista l'udienza.
L'opera è una statuetta lignea di 40,2 centimetri che sarebbe stata in passato in possesso dell'ambasciatore di San Marino in Giordania e Egitto Giacomo Maria Ugolini, morto nel 2006. Ugolini l'avrebbe ricevuta dal patriarca di Costantinopoli e dopo la sua morte il crocifisso fu lasciato a Angelo Boccardeli, suo uomo di fiducia, e venne sequestrato, dopo una rogatoria del 2006, in una cassetta della Euro Commercial Bank.
Era infatti scattata un'inchiesta partita da Torino e poi passata a Rimini per esportazione illecita di opere d'arte.
Il tribunale sammarinese aprì, in seguito, un procedimento per riciclaggio, nel 2012 a carico di Angelo Boccardelli, e di Giorgio Hugo Balestrieri, cointestatario della cassetta.
Dopo anni di battaglie giudiziarie finite senza condanna e venuto meno il sequestro, la statuetta stava per essere restituita a Boccardelli. Ma il pm Davide Ercolani, ritenendo che per il reato di esportazione abusiva di beni culturali si possa comunque chiedere la confisca, ha avanzato l'istanza al Gip del tribunale riminese Vinicio Cantarini.