Nelle scorse ore la Segreteria di Stato all'Istruzione è stata 'bombardata' di critiche dei genitori infuriati per le novità 2018 dei centri estivi. Si parla di ridefinizione delle sedi di orari più stretti rispetto allo scorso anno. Oggi arriva la risposta del responsabile dell'Istuzione, Marco Podeschi, che con una nota motiva le scelte effettuate.
Nel documento definitivo della Segreteria si legge che le strutture principali dove i bambini potranno passare la stagione estiva saranno a Cailungo, Murata, Falciano, Serravalle, Dogana, Acquaviva e Montegiardino. A queste, si aggiungono le sedi delle attività aggiuntive, come le lezioni musicali dell'Istituto musicale sammarinese alla scuola dell'infanzia di Città e il Summer Camp con insegnanti di inglese madrelingua a Domagnano e Serravalle. I luoghi cambiano in base all'età e al tipo di scuola frequentata da bambini e ragazzi.
I centri estivi non vengono aperti in tutti i Castelli, specifica Podeschi, sottolineando che questo accadeva anche negli anni passati. Altro punto critico è l'assenza di Chiesanuova nell'elenco: per affrontare la questione la Giunta di Castello ha annunciato la richiesta di un incontro con la Segreteria di Stato. Ma il Segretario di Stato spiega che nel 2018 si è deciso di aprire i centri di Chiesanuova e Acquaviva ad anni alternati.
Poi c'è il capitolo costi. Nel comunicato si legge che nel 2017 le iscrizioni sono diminuite e che si è registrato un disavanzo di oltre 200mila euro, da aggiungere alle spese di gestione e a quelle per il personale non docente. Alla base di tutto c'è quindi un'”ottimizzazione dei costi”, afferma Podeschi. Altro tasto dolente, quello degli orari ridotti. Se prima si iniziava alle 7,30 e si chiudeva alle 16,30 o alle 18, la prossima estate si arriverà alle 8 e si uscirà alle 14,45. In casi particolari, è concesso un prolungamento fino alle 18 nelle sedi di Cailungo, Serravalle e Dogana, sempre in base al tipo di istituto frequentato e nel caso in cui i gruppi siano maggiori di 15 bambini. Ci dovranno poi essere delle certificazioni che attestino l'impossibilità di venire a prendere i piccoli. I centri che non arriveranno al numero minimo di 25 iscritti non saranno attivati. Dall'altro lato della medaglia, ci sono dei programmi più ricchi di spunti e attività, come sottolinea il Segretario di Stato. Le domande di partecipazione potranno essere presentate dal 21 marzo al 6 aprile.
Mauro Torresi
Nel documento definitivo della Segreteria si legge che le strutture principali dove i bambini potranno passare la stagione estiva saranno a Cailungo, Murata, Falciano, Serravalle, Dogana, Acquaviva e Montegiardino. A queste, si aggiungono le sedi delle attività aggiuntive, come le lezioni musicali dell'Istituto musicale sammarinese alla scuola dell'infanzia di Città e il Summer Camp con insegnanti di inglese madrelingua a Domagnano e Serravalle. I luoghi cambiano in base all'età e al tipo di scuola frequentata da bambini e ragazzi.
I centri estivi non vengono aperti in tutti i Castelli, specifica Podeschi, sottolineando che questo accadeva anche negli anni passati. Altro punto critico è l'assenza di Chiesanuova nell'elenco: per affrontare la questione la Giunta di Castello ha annunciato la richiesta di un incontro con la Segreteria di Stato. Ma il Segretario di Stato spiega che nel 2018 si è deciso di aprire i centri di Chiesanuova e Acquaviva ad anni alternati.
Poi c'è il capitolo costi. Nel comunicato si legge che nel 2017 le iscrizioni sono diminuite e che si è registrato un disavanzo di oltre 200mila euro, da aggiungere alle spese di gestione e a quelle per il personale non docente. Alla base di tutto c'è quindi un'”ottimizzazione dei costi”, afferma Podeschi. Altro tasto dolente, quello degli orari ridotti. Se prima si iniziava alle 7,30 e si chiudeva alle 16,30 o alle 18, la prossima estate si arriverà alle 8 e si uscirà alle 14,45. In casi particolari, è concesso un prolungamento fino alle 18 nelle sedi di Cailungo, Serravalle e Dogana, sempre in base al tipo di istituto frequentato e nel caso in cui i gruppi siano maggiori di 15 bambini. Ci dovranno poi essere delle certificazioni che attestino l'impossibilità di venire a prendere i piccoli. I centri che non arriveranno al numero minimo di 25 iscritti non saranno attivati. Dall'altro lato della medaglia, ci sono dei programmi più ricchi di spunti e attività, come sottolinea il Segretario di Stato. Le domande di partecipazione potranno essere presentate dal 21 marzo al 6 aprile.
Mauro Torresi
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