Che fosse molto grave è stato subito chiaro, ma ieri pomeriggio le speranze che si salvasse erano concrete. Redzep Semovski, il giovane operaio macedone, subito dopo il crollo del muro che l’ha investito in pieno, parlava.
I primi a tentare di estrarlo dalle macerie che lo bloccavano fino al torace, i colleghi di lavoro, tra cui due suoi fratelli. Poi l’intervento risolutivo dei vigili del fuoco e la corsa in Ospedale.
Dai primi accertamenti è emerso un quadro gravissimo. Fratture agli arti e al bacino. E un’emorragia interna che, degenerando, l’ha condannato a morte. Il ragazzo, 23 anni è spirato alle 23.30.
Come i fratelli era dipendente di una ditta di costruzioni di Santarcangelo di Romagna ed era in regola con le norme di soggiorno.
Le cause dell'incidente dovranno essere accertate dall'inchiesta già aperta dalla Medicina del lavoro e dalla Polizia. Il crollo potrebbe essere collegato alle abbondanti piogge degli ultimi giorni, ma si dovrà chiarire anche se tutte le norme di sicurezza sono state rispettate.
I primi a tentare di estrarlo dalle macerie che lo bloccavano fino al torace, i colleghi di lavoro, tra cui due suoi fratelli. Poi l’intervento risolutivo dei vigili del fuoco e la corsa in Ospedale.
Dai primi accertamenti è emerso un quadro gravissimo. Fratture agli arti e al bacino. E un’emorragia interna che, degenerando, l’ha condannato a morte. Il ragazzo, 23 anni è spirato alle 23.30.
Come i fratelli era dipendente di una ditta di costruzioni di Santarcangelo di Romagna ed era in regola con le norme di soggiorno.
Le cause dell'incidente dovranno essere accertate dall'inchiesta già aperta dalla Medicina del lavoro e dalla Polizia. Il crollo potrebbe essere collegato alle abbondanti piogge degli ultimi giorni, ma si dovrà chiarire anche se tutte le norme di sicurezza sono state rispettate.
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