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Csdl, i rincari della luce penalizzano chi risparmia. E sull'inflazione più alta, "qualcuno ha il vizio di fare la cresta"

Merlini fa parlare i numeri: da 9 anni a San Marino speculazione sui generi alimentari

di Monica Fabbri
8 feb 2023

“Lonfernini ha mantenuto la parola, bloccherà il prezzo del gas per tre mesi”. Così la Csdl, nel giorno del Decreto Legge che congela i costi delle utenze. In via straordinaria non si applicano infatti gli aumenti tariffari per fornitura e distribuzione di gas naturale decisi dall’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia a novembre, mantenendo fino al 31 marzo le tariffe che erano in vigore prima. Restano le perplessità del sindacato per le bollette dell'energia elettrica. Ci si muove su proiezioni, sulla base della tariffa di novembre.

La Csdl fa notare come a dicembre la prima fascia di consumi abbia subito un aumento del 163% contro il 15% della seconda fascia che, a gennaio, pare riceverà pure uno sconto del 20%. Tradotto: "Al posto di favorire i virtuosi viene avvantaggiato chi consuma di più". “Paradossale”, commenta William Santi, che spera in smentite. Grave, poi, che non si conoscano le tariffe delle utenze, “da paese del terzo mondo” – attacca. Il sindacato entra inoltre a gamba tesa nella querelle sull'inflazione. La domanda che tutti si pongono è: a San Marino è davvero più alta? Enzo Merlini fa parlare i numeri: il dato generale definitivo del 2022 dell'indice per famiglie, operai e impiegati è 5,9% contro l'8,1% italiano, da sempre più basso – spiega - dell'indice armonizzato europeo. Negli ultimi 11 anni in Italia è stato del 16,5% , con Rimini al 16,6%, mentre quello europeo al 18,4%, due punti percentuali in più. Quello Sammarinese è al 18,2%, quindi in linea con l'indice armonizzato ma molto più alto dell'indice per famiglie, operai ed impiegati. Come si spiega questa differenza? Se l'anno scorso il Titano ha beneficiato di un aumento delle bollette più contenuto che in Italia, in controtendenza "si registra ormai da 9 anni una rincorsa dei prezzi del tutto immotivata di alimentari e bevande".

"Speculazione partita, guarda caso - fa notare Merlini - quando è stata introdotta la smac fiscale. Che non rinneghiamo” - chiarisce – ma è un dato di fatto che dal 2014 è iniziato il trend dell'inflazione più alta a San Marino rispetto al circondario. Il dato cumulativo della voce specifica dei prodotti alimentari negli ultimi 11 anni – aggiunge – vede Rimini al 18,5%, mentre San Marino al 46,9%. Tre volte tanto. I sindacati hanno chiesto a più riprese al Governo un tavolo sulla politica dei redditi. “Se qualcuno ha il viziaccio di fare la cresta” - attacca Merlini – occorre farlo smettere”.





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