Crisi o non crisi, è uno strumento indispensabile nella ricerca del lavoro, ma troppo spesso sottovalutato. Il curriculum è il biglietto da visita che permette di farsi conoscere alle aziende, rendendo più facile l’incontro tra domanda ed offerta. Va da sé che essendo la prima fonte informativa per chi seleziona, deve essere redatto con la massima cura. La rete pullula di consigli su come realizzare un buon curriculum, con un elenco dei più comuni errori. Le regole sono essenzialmente tre: chiarezza, completezza, sintesi. Dilungarsi con informazioni inutili può essere controproducente, così come esprimere commenti o giudizi. Il curriculum non dovrebbe superare le due pagine di lunghezza, e scritto in prima persona, con linguaggio semplice e diretto. Capire chi è l’interlocutore, informandosi sui reali bisogni dell’azienda, è il segreto di una buona comunicazione ed evita di far perdere tempo. Importante, consigliano responsabili del personale, accompagnarlo ad una buona lettera di presentazione in cui è fondamentale motivare la propria candidatura. Una regola su tutte: mai inviarlo al buio. Occorre rispondere ad un annuncio in modo mirato. Spedire tanto per farlo dà poche chance di essere chiamati per un colloquio.
Monica Fabbri
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