Gendarmeria, pronto soccorso, avvocati e perfino l’Ambasciata d’Italia. Si moltiplicano gli attori nella vicenda che ha visto protagonisti due amiche, una riccionese ed una sammarinese, ed un uomo di San Marino, giorni fa, in un’agenzia di viaggi. Le donne avevano con loro un cane di piccola taglia, e proprio questo sarebbe stato la causa scatenante di un acceso diverbio. Stando alle testimonianze, la donna di Riccione e il sammarinese sono venuti alle mani, forse con spintoni, forse con sberle, tanto che alla fine i tre, amica sammarinese compresa, sono finiti a terra. La riccionese è stata poi vista uscire dall’agenzia e brandire il cric dell’automobile, che avrebbe poi scagliato all’interno dell’agenzia in direzione dell’uomo che, per ripararsi, si è rintanato sotto una scrivania. Le dipendenti hanno chiuso fuori la donna e chiamato la Gendarmeria, intervenuta per sedare la lite. Più tardi, le due donne si sono presentate al pronto soccorso dell’ospedale di Cailungo per farsi medicare. La sammarinese è stata curata, per lei 4 giorni di prognosi, mentre secondo la riccionese il medico di turno si sarebbe rifiutato di medicarla. “Niente di più falso – smentisce il primario del reparto, Giuliano Giardi – In base alla convenzione tra Italia e San Marino siamo obbligati a curare gratuitamente gli stranieri portati qui per un’emergenza. La donna in questione era tutt’altro che grave, le è solo stato detto che avrebbe dovuto pagare la prestazione e lei ha deciso di farsi curare a Riccione”. All’ospedale le avrebbero poi dato 10 giorni di prognosi. Ma la donna si è recata questa mattina all’Ambasciata d’Italia per denunciare l’accaduto, e contestualmente si è rivolta all’avvocato Alberto Selva. Di sicuro, sostiene quest’ultimo, partirà la querela nei confronti del sammarinese che, a dire delle due donne, le ha malmenate, mentre per quanto riguarda il pronto soccorso bisognerà verificare i fatti. L’Ambasciata d’ufficio farà partire una comunicazione alla segreteria alla Sanità, facendo presente di aver ricevuto una segnalazione per omissione di soccorso. Il segretario Massimo Rossini ha già chiesto al direttore sanitario una relazione per anticipare ogni eventuale azione, legale o diplomatica.
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