L’Associazione Sammarinese Protezione Animali (APAS) esprime rabbia e sbigottimento per i nuovi casi di avvelenamento avvenuti durante la notte all’Esposizione Internazionale Canina di Murata. Sono deceduti due cani ed uno è in cura presso un ambulatorio. Al dolore per la tragica morte di un Dalmata e un Terrier si aggiunge il dispiacere per il contraccolpo sull’immagine di San Marino, visto l’eco che ha avuto la vicenda sui media italiani e per i danni economici di molti operatori turistici.
La misura è davvero colma! Un pazzo criminale è ancora a piede libero. Libero di colpire ancora dove e quando crede. La storia dell’intolleranza verso le deiezioni non raccolte da parte dei proprietari dei cani è pertanto da sfatare. Ci troviamo di fronte ad un sadico, che odia gli animali in senso lato, che dedica il suo tempo a preparare esche e a disseminare morte e dolore per gli animali e per le persone.
Esprimiamo un profondo dispiacere alle famiglie che in questi due mesi hanno perso il proprio fedele amico ed in particolare alla signora proprietaria del Dalmata che questa mattina, a seguito della morte straziante del proprio animale, ha avuto un malore ed è stata ricoverata in ospedale.
Alla luce di settimane di paura, dolore e all’erta continua, che hanno costretto i proprietari di cani a tenere chiusi nelle case e negli appartamenti i loro amici a quattro zampe, l’APAS chiede a gran voce ancora una volta che le istituzioni e la magistratura prendano atto dell’assoluta gravità della situazione e mettano le forze dell’ordine nella condizione di operare efficacemente per individuare e assicurare alla giustizia il colpevole, sulla base degli indizi in loro possesso.
Nei primi giorni della prossima settimana, l’esposto messo a punto dall’APAS e da altre realtà associative sarà presentato alla magistratura, corredato da oltre mille firme di cittadini preoccupati per la sorte dei propri animali e per la salute pubblica.
Domani sera è in programma una fiaccolata con partenza in Via Gino Giacomini e arrivo allo Stand della Murata, organizzata da cittadini e associazioni per sensibilizzare la popolazione e chiedere alle istituzioni di intervenire con efficacia in questa emergenza.
La misura è davvero colma! Un pazzo criminale è ancora a piede libero. Libero di colpire ancora dove e quando crede. La storia dell’intolleranza verso le deiezioni non raccolte da parte dei proprietari dei cani è pertanto da sfatare. Ci troviamo di fronte ad un sadico, che odia gli animali in senso lato, che dedica il suo tempo a preparare esche e a disseminare morte e dolore per gli animali e per le persone.
Esprimiamo un profondo dispiacere alle famiglie che in questi due mesi hanno perso il proprio fedele amico ed in particolare alla signora proprietaria del Dalmata che questa mattina, a seguito della morte straziante del proprio animale, ha avuto un malore ed è stata ricoverata in ospedale.
Alla luce di settimane di paura, dolore e all’erta continua, che hanno costretto i proprietari di cani a tenere chiusi nelle case e negli appartamenti i loro amici a quattro zampe, l’APAS chiede a gran voce ancora una volta che le istituzioni e la magistratura prendano atto dell’assoluta gravità della situazione e mettano le forze dell’ordine nella condizione di operare efficacemente per individuare e assicurare alla giustizia il colpevole, sulla base degli indizi in loro possesso.
Nei primi giorni della prossima settimana, l’esposto messo a punto dall’APAS e da altre realtà associative sarà presentato alla magistratura, corredato da oltre mille firme di cittadini preoccupati per la sorte dei propri animali e per la salute pubblica.
Domani sera è in programma una fiaccolata con partenza in Via Gino Giacomini e arrivo allo Stand della Murata, organizzata da cittadini e associazioni per sensibilizzare la popolazione e chiedere alle istituzioni di intervenire con efficacia in questa emergenza.
Riproduzione riservata ©