OTTOBRE ROSA

Dall'arte alla prevenzione: alla Galleria Carisp la mostra dedicata al tumore al seno

La mostra ha l'obiettivo di documentare e attestare che questa patologia ha colpita le donne fin dai tempi antichi.

Il tumore al seno rappresenta la patologia neoplastica più frequente nel sesso femminile. Si stima che due donne su dieci verranno colpite dalla malattia nell'arco della vita. Per questo la prevenzione ricopre un ruolo fondamentale. La mostra inaugurata alla galleria Cassa di Risparmio ha l'obiettivo di documentare e attestare che questa patologia ha colpita le donne fin dai tempi antichi.

"Questa mostra - afferma Mariella Mularoni, Segretario di Stato Sanità - rientra tra le iniziative dell'ottobre rosa, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno e questo anche per mantenere alta l'attenzione su queste problematiche soprattutto testimonia la volontà dell'ISS di voler continuare a promuovere iniziative sullo screening. Fondamentale soprattutto la diagnosi precoce perché sappiamo che prima riusciamo a fare una diagnosi prima possiamo garantire la guarigione della patologia".

"Questa selezione di opere d'arte - spiega Meris Monti, docente storia dell'arte - sono accomunate dal fatto che tutte le modelle ritratte hanno evidenti segni di una patologia grave al seno e gli artisti che le hanno ritratte non hanno avuto pudore a rappresentare anche questa malattia. Questo è il messaggio più significativo della prevenzione che non bisogna avere paura di guardarsi e di chiedere aiuto nel momento in cui ci si trova ad avere i segni di qualche tipo di malformazione".

Iniziativa che vuole anche sensibilizzare le giovani sull'importanza della prevenzione. "Dall'osservazione di questa opera d'arte possiamo vedere che la mammella sinistra della modella è alterata - spiega Stefania Larghetti, radiologo senologo ISS - e modificata rispetto al normale. Possiamo notare quelli che sono i segni della malattia tumorale, sfortunatamente in questo caso in fase avanzata, quindi un avvallamento, una deformazione dell'areola, del capezzolo. Sono quadri che una volta in passato erano molto comuni. Fortunatamente noi nella nostra pratica medica attualmente non li vediamo più. Questo grazie al progresso della scienza e alla diffusione delle campagne di prevenzione che hanno fatto in modo che questa malattia, purché frequente, sia diagnosticata spesso in fase molto precoce".

Nel servizio le interviste a Mariella Mularoni (Segretario di Stato Sanità), Meris Monti (Docente storia dell'arte) e Stefania Larghetti (Radiologo senologo ISS)

[Banner_Google_ADS]

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy