Dall'oblio a presidio Slow Food, la cicerchia torna sulla tavola degli italiani
Così, come l'Araba Fenice, risuscita dalle proprie ceneri, o meglio, dalla proprio terra, e torna sulle tavola degli italiani. Il merito è di un gruppo di agricoltori che nel 1996 fonda la Cooperativa ”La Bona Usanza”, con l'idea di salvare prima e valorizzare poi legumi, cereali, dolci e salse che sono stati alla base della storia alimentare di questo territorio. Fra questi, la cicerchia. Un ingrediente particolarmente versatile: ottima in zuppe e minestre, ma anche cucinata in purea o servita come contorno dello zampone. Con la farina di cicerchie, inoltre, si preparano maltagliati e pappardelle.
Il Presidio, ora, porta avanti questo importante lavoro di recupero, selezione del germoplasma, rilancio commerciale e valorizzazione. Sono stati acquistati nuovi macchinari per la selezione ed è stato stilato un disciplinare di produzione che prevede una coltivazione a basso impatto ambientale e rispettosa del territorio.
FM