Dati GREVIO e istanza in Tribunale: UDS al Consiglio d'Europa
Non si placa l'eco suscitata dall'approvazione dell'ordine del giorno nello scorso Consiglio. Zonzini (CSdL): "Ritirate l'odg"
E' sempre muro contro muro tra UDS da una parte, e maggioranza e Governo dall'altra. Finisce a Strasburgo la questione, innescata – lo ricordiamo - dalla bocciatura dell'istanza d'Arengo proposta da Unione donne sul tema del contrasto al rischio prescrizione per i casi di violenza di genere, e che ha portato ad accese polemiche sui numeri errati forniti al Grevio e alla successiva approvazione dell'ordine del giorno nello scorso Consiglio che dispone il trasferimento della stessa istanza in Tribunale al fine di accertare l'identità di chi avesse fornito false informazioni al gruppo di esperti di Strasburgo, anche per valutare l'eventuale commissione di reati.
Ora dunque UDS gioca la carta Consiglio d'Europa e “per rafforzare l'azione di tutela dei diritti - sottolineano - e salvaguardare l’istituto dell’Istanza d’Arengo, abbiamo segnalato alle massime istituzioni dell'organismo europeo incluso il GREVIO, il contenuto dell’odg approvato il 2 dicembre scorso, poiché lo riteniamo un atto antidemocratico di estrema gravità”.
“Un'ulteriore brutta pagina per la democrazia” anche per la CSdL che con la funzionaria FULI, Simona Zonzini, nel corso dell'approfondimento CSdL Informa, esorta il ritiro dell'ordine del giorno, “increscioso – scandisce – perché nasconde dietro la presunta necessità di tutelare l'immagine del Paese, la sola preoccupazione di individuare chi abbia trasmesso al GREVIO determinati dati, in particolare sui procedimenti prescritti”. Chiosa il Segretario generale, Enzo Merlini: “In Aula si sono accapigliati su come sono stati riportati i numeri, invece di discutere su come migliorare la legislazione vigente a contrasto della violenza di genere, fenomeno che c'è”, emerso e sommerso.
[Banner_Google_ADS]